Fugge di casa, 13 enne costretta a prostituirsi La piccola salvata dai carabinieri di Gallarate

L’hanno ritrovata in viale Padova a Milano dopo 4 giorni di assenza da casa. Ma le indagini dei carabinieri di Gallarate hanno evidenziato che non era fuggita, era stata portata dal suo fidanzato di 25 anni in un appartamento in cui veniva fatta prostituire. Il padre ha denunciato la scomparsa ed è partita subito l’indagine. E’ la storia di una ragazzina di 13 anni, innamorata del suo ragazzo e venduta al mercato del sesso. La giovane di origini kosovare, nata in Italia e residente a Gallarate, non immaginava che la sua fuga d’amore si trasformasse in un incubo. Già da giorni… Continua a leggere


Uccise il suo rivale con sei coltellate al petto Dopo quindici anni confessa il delitto

L’omicidio di Maurizio Iorio, bellariese allora 38enne ucciso con sei coltellate al petto il 20 marzo del 1997, sembrava uno di quei delitti da mandare in archivio come insoluti. A quasi quindici anni di distanza dalla morte dell’uomo, il colpevole sulle cui tracce si è mossa la Squadra Mobile di Rimini, ha confessato e ora si trova in carcere, a Ferrara dove stava già scontando una pena comminata fino al 2018 per altri reati. L’autore del delitto – sui cui si era puntata l’attenzione degli inquirenti anche grazie alle nuove tecnologie di ricerca, acquisizione, analisi ed elaborazione delle tracce di… Continua a leggere


Uccidono un bambino per una dose di eroina Arrestati i due pirati della strada di Torino

Alessandro Sgrò, il bimbo di 7 anni ucciso nell'incidente

Hanno travolto un’auto con a bordo una famiglia. Hanno ucciso un bambino di 7 anni, ferito gravemente il padre e la madre, ma sono fuggiti per andare a comprare una dose di eroina da uno spacciatore. Sono stati arrestati i due giovani che a Torino, il 3 dicembre scorso, hanno ucciso il piccolo Alessandro Sgrò. Pensavano di averla fatta franca, invece i vigili urbani torinesi in questo mese e mezzo non hanno mollato un attimo e, sulla base delle scarse testimonianze che avevano, sono riusciti a dare un nome agli assassini: Alessandro Cadeddu, 34 anni e Francesco Grauso, 26, entrambi di Aosta, dopo l’incidente non hanno esitato un attimo e sono andati da uno spacciatore che li attendeva per acquistare la dose di eroina. Continua a leggere



Fermato per l’omicidio del vigile mentre fuggiva, ora si indaga per capire il movente

Il nomade fermato per l'omicidio di Nicolò Savarino

Quando lo hanno fermato stava tentando di attraversare il confine che divide Ungheria e Serbia. Ma la sua fuga sarebbe continuata fino al Sud America. Goico Ivanovich,  tedesco di origine slava, l’uomo che ha ucciso a Milano il vigile Urbano Nicolò Savarino pensava di avercela fatta, ma le autorità italiane sono riuscite a bruciarlo sul tempo, emettendo un mandato di cattura internazionale che, alla fine, ha interrotto la sua fuga.
Continua a leggere



Vigile ucciso a Milano durante un controllo Qual è stato il motivo di tanta violenza?

La bicicletta dell'agente di polizia ucciso

Un normale controllo a fine servizio. Niccolò Savarino era in compagnia del suo collega, quando un’auto, una Bmw X5 lo ha travolto. I due agenti della polizia locale volevano idendificare che era alla guida del Suv dopo che il mezzo aveva urtato in maniera non grave il proprietario di un camper. L’auto si è allontanata.

Ha cominciato a girare in tondo, sempre più velocemente, sgommando. L’agente si è messo di traverso a bordo della sua bicicletta per impedire alla Bmw di passare dall’unico cancello disponibile. A quel punto la follia: a folle velocità il suv ha travolto il poliziotto scaraventandolo 100 metri più in là sull’asfalto.
Continua a leggere



Causano un incidente poi feriscono una bimba e tentano di dare fuoco a una donna poliziotto

Hanno aggredito e picchiato tre persone, tra cui una bimba di sei anni, poi hanno tentato di dare fuoco ad una donna poliziotto intervenuta per calmare gli animi. Siamo a Torino, in corso Francia.  E’ così che un normale tamponamento si è trasformato in un quarto d’ora di follia.
Protagonisti due fidanzati che dopo avere causato un incidente si sono scagliati sul proprietario dell’auto tamponata e poi su altri passanti che hanno cercato di aiutare il malcapitato.
Continua a leggere



Vigevano, ucciso in mezzo a 500 persone Panico in un pub per un regolamento di conti

Ucciso con un colpo di pistola a bruciapelo, davanti a centinaia di persone, mentre era in un disco-pub di Vigevano. E’ morto così Edmond Shtyefni un albanese di 32 anni da qualche anno in Italia.
Probabilmente un regolamento di conti, ma – ciò che stanno valutando i carabinieri – è il motivo di un omicidio così plateale, in presenza di tanti testimoni, visto che era sufficiente aspettare l’uomo fuori dalla discoteca che è in una zona isolata, proprio a pochi metri dal fiume Ticino. Invece i sicari hanno colpito davanti alla gente che poi è fuggita terrorizzata utilizzando le uscite di sicurezza .
Continua a leggere



Ammazzato mentre festeggiava il Capodanno In Piemonte è caccia al romeno assassino

Un uomo è morto la notte scorsa dopo essere stato accoltellato durante una lite scoppiata nel corso dei festeggiamenti di Capodanno. E’ successo a Grugliasco (Torino) alle 4 del mattino davanti a un ristorante cinese. La vittima è un romeno di 27 anni, L.R., in Italia senza fissa dimora, colpito al collo da un’arma da taglio. I carabinieri della compagnia di Rivoli sono arrivati sul posto nel giro di pochi minuti ma non hanno trovato l’aggressore, che si era gia’ dileguato.
Continua a leggere



Omicidio Oldani, l’inchiesta è stata archiviata ma suo fratello ora chiede: “Riaprite il caso”

Nella foto Maurizio Oldani, il commercialista ucciso

Picchiato a sangue in mezzo alla strada, a Milano, una notte di giugno di 4 anni fa. Un pestaggio folle e crudele che lo ha ridotto in coma e, dopo due giorni, lo ha portato alla morte su un letto d’ospedale. L’omicidio di Maurizio Oldani, 47 anni, stimato commercialista ed esponente locale del movimento politico “la Margherita”, è ancora oggi un caso irrisolto.
Continua a leggere



Rosa e Olindo insieme per le feste di Natale? La coppia criminale chiede un incontro premio

Rosa e Olindo prima dell'arresto

Hanno chiesto di vedersi almeno per  Natale. Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati per la strage di Erba in cui furono uccisi a colpi di coltello e spranga, il piccolo Youssef di due anni appena, la sua mamma Raffaella e la nonna Paola, assieme alla vicina di casa Valeria Cherubini, vogliono stare insieme per festeggiare uniti la nascita di Gesù. I due, detenuti rispettivamente nel carcere di Bollate e di Opera in provincia di Milano, hanno più volte presentato domanda per essere trasferiti nello stesso istituto.  Ma in mancanza di una decisione in tal senso hanno chiesto di vedersi con più frequenza.
Continua a leggere