Entra in banca e prende in ostaggio 6 persone Rapina sventata dai carabinieri di Legnano

Marco Bisazza, l'uomo arrestato dai carabinieri di Legnano

Pistola in pugno, a volto scoperto, è entrato in una banca di Legnano, poi ha immobilizzato il direttore della filiale della “Commercio e Industria” e i dipendenti con delle fascette per i cavi elettrici, in attesa che la cassaforte temporizzata si aprisse: 35 minuti di terrore per gli ostaggi. Freddo, determinato, pronto a tutto, pur di portare a compimento la rapina ha puntato una calibro 37 alla tempia del direttore. Ma l’uomo è stato notato da un passante che ha avvisato i carabinieri della Compagnia di Legnano.
Pochi minuti e le pattuglie del Nucleo Radiomobile sono intervenute, circondando la banca e facendo irruzione grazie a un dipendente che, nel frattempo, aveva sbloccato la porta di accesso alla filiale, salvando così gli ostaggi ed arrestando il bandito.
I carabinieri della Compagnia di Legnano, coordinati dal capitano Michela Pagliara, hanno poi accertato che il criminale, Marco Bisazza, 36 anni, pregiudicato di Messina, era specializzato nelle rapine agli istituti di credito e, dopo averlo interrogato, lo hanno portato in carcere.  Per i dipendenti della banca un grande spavento, ma nessun ferito grazie all’intervento tempestivo dei militari di Legnano. L’accusa per l’uomo è di tentata rapina aggravata, sequestro di persona e porto illegale d’arma da fuoco.

Rapinatori armati assaltano una banca Carabinieri di Rho arrestano i banditi

I carabinieri della Compagnia di Rho intervengono e arrestano i malviventi

GUARDA NEL FILMATO LE IMMAGINI DELL’ARRESTO

Armati e pronti a tutto pur di portare a casa il bottino. Tre rapinatori hanno assaltato una banca di Novate Milanese, e sono stati arrestati dai carabinieri intervenuti dopo pochi minuti. I malviventi, una volta entrati nell’istituto di credito, hanno preso in ostaggio 10 persone, tra clienti e dipendenti. E’ stato il direttore della banca, un ex carabiniere ausiliario,  a lanciare l’allarme dal suo ufficio vedendo in uno schermo le immagini dei banditi in azione e sentendo le urla.

Dopo poco un equipaggio della stazione di Novate Milanese, in servizio antirapina, è intervenuto e i militari si sono avvicinati alla banca. Uno dei tre rapinatori, vedendo i carabinieri, ha finto di essere un cliente che usciva dalla banca “C’è una rapina, aiutateci”, ma i carabinieri hanno capito subito che si trattava di un bluff e l’hanno arrestato.

Poi i carabinieri della Compagnia di Rho, agli ordini del capitano Luca Necci, sono entrati in banca pistole in pugno e hanno disarmato gli altri due rapinatori. Ora si cerca un quarto componente, il “palo”, che appena ha visto la pattuglia arrivare è fuggito.

Enrico Fedocci

Fano, rapina una banca con una finta bomba seminando il panico tra i dipendenti e i clienti

Un artificiere dei carabinieri al lavoro nell'immagine di FANO TV

E’ entrato in banca e ha minacciato di far saltare tutto in aria se non gli avessero consegnato l’incasso. E’ accaduto a Fano, nelle Marche, dove un uomo ha seminato il panico tra dipendenti e clienti di un istituto di credito. L’uomo, che era a volto scoperto, ha poi afferrato il denaro ed è fuggito e, proprio per non farsi inseguire, ha lasciato lì il pacco con cui minacciava i presenti. Pochi minuti e i carabinieri della città marchigiana sono intervenuti, utilizzando gli artificieri e un robottino.

Il robot dei carabinieri in una immagine di FANO TV

La zona è stata transennata per un raggio di 500 metri, poi gli uomini dell’Arma sono riusciti a capire che si trattava di un finto ordigno composto di metallo, scotch e fili elettrici. Il sospettato, intanto, è riuscito a fuggire con 3mila euro dirigendosi verso la zona della spiaggia Lido della cittadina. Ora i carabinieri della Compagnia di Fano, agli ordini del capitano Giovanni Cosimo Petese stanno indagando per dare un nome all’uomo, accusato di rapina aggravata e di procurato allarme.

Enrico Fedocci

IL SERVIZIO DI FANO TV 

93enne sventa rapina nella sua gioielleria Banditi in fuga arrestati dai carabinieri

Stava festeggiando il compleanno. Il suo 93esimo compleanno.  Mentre si trovava all’interno della sua gioielleria è stato assalito da due banditi: un uomo e una donna, di circa 30 anni. Un coltello alla gola, le urla, ma l’anziano, non si è lasciato spaventare e, divincolandosi, ha afferrato il braccio del rapinatore. Ne è è nata una colluttazione in cui la peggio, però,  l’hanno avuta i due criminali. La donna è rimasta ferita, l’uomo l’ha aiutata ad andarsene per fuggire. Il gioielliere, Ernesto Accorsi, detto il Moro, ha subito chiamato il 112 e ha descritto minuziosamente i due rapinatori in fuga che  sono stati intercettati e prontamente arrestati dai carabinieri della compagnia di Pontremoli, dopo un inseguimento a piedi ai giardini pubblici.

La donna, che era ferita ad un braccio è stata trasportata in ospedale. Curato al pronto soccorso anche il gioielliere per un lieve malore. I rapinatori sono stati portati in caserma ad Aulla per l’interrogatorio. Nella rapina non erano riusciti a portare via nulla.
Enrico Fedocci

Assaltano una villa, una vicina lancia l’allarme Coppia salvata dai carabinieri di Seregno

Il rapinato Gianfranco Camnasio parla con il comandante della Stazione carabinieri di Meda

Stavano rientrando nella loro villa quando sono stati aggrediti da tre banditi armati di pistola.
Sono stati portati in casa, presi in ostaggio e massacrati di botte. E’ accaduto a Meda, un centro poco distante da Monza.
Il proprietario della villa, Gianfranco Camnasio, è stato preso a pugni in faccia, poi, uno degli aggressori, gli ha puntato la pistola in pieno viso, colpendolo più volte con la canna, mentre gli altri due criminali tenevano ferma la fidanzata, stringendole le mani al collo.

Sono stati minuti di terrore, ma proprio le urla delle due vittime hanno attirato l’attenzione di una vicina che ha chiamato i carabinieri. In due minuti una pattuglia della stazione di Meda è arrivata nei pressi della villetta. Continua a leggere

Rapinano una farmacia e poi fuggono in taxi Arrestati a Roma due criminali “aristocratici”

Una rapina in farmacia e poi in fuga a bordo di un taxi. E’ accaduto a Roma dove due banditi con pistola in pugno e i volti travisati da sciarpe e cappelli da baseball hanno cercato di sfuggire alla polizia con questo inconsueto stratagemma. Ma gli agenti sono riusciti ad arrestarli ugualmente. Continua a leggere

Rapina una farmacia coperto da una sciarpa Incastrato dallo sguardo: era strabico

Si è coperto il viso con una sciarpa e con un complice ha svaligiato una farmacia a Palermo, ma il criminale è stato tradito dallo sguardo.
Quando la polizia è intervenuta dopo il colpo, la prima cosa che ha detto la commessa è stata: “E’ strabico”. Così, gli agenti della Questura del capoluogo siciliano non ci hanno messo molto a restringere il cerchio dei sospettati.
La rapina è avvenuta il 22 febbraio scorso, e dopo qualche giorno di ricerche gli investigatori lo hanno catturato. Si tratta di un 17enne che prima ha tentato di scappare, poi, dopo una breve fuga si è arreso. “Non sono stato io” avrebbe detto agli agenti, ma, oltre alla testimonianza, ad incastrarlo anche le telecamere di sorveglianza del negozio. Non ancora identificato il complice, ma anche per lui la cattura sarebbe questione di poche ore.
Enrico Fedocci

Legati e imbavagliati durante una cena in villa Rapinatori assaltano e derubano gli invitati

Sono entrati in casa, hanno preso in ostaggio il proprietario e un domestico oltre a dodici ospiti che erano nella villa per una cena tra amici. Mezz’ora in mano a quattro banditi dell’Est armati di bastoni e una pistola. Criminali  disposti a tutto pur di fuggire con il bottino. A tal punto da picchiare selvaggiamente il padrone di casa mandandolo all’ospedale.
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Rapinatore impacciato si ispira a Woody Allen Arrestato dopo pochi minuti dalla polizia

La locandina del film "Prendi i soldi e scappa"

Aveva probabilmente rivisto da poco il film “Prendi i soldi e scappa” di Woody Allen lo sgangherato malvivente che ha tentato una rapina in banca ‘armato’ solo di un foglietto con una frase minacciosa che ha presentato al cassiere. L’uomo è stato respinto malamente dagli impiegati e poco dopo arrestato dalla polizia. E’ accaduto a Venezia.  L’uomo, un 42enne, è entrato in una filiale della Carive puntando alla cassa: ha chiesto prima delle informazioni, poi ha passato all’impiegato un foglio con su scritto’ ”dammi tutto il contante che hai in cassa; ho una pistola nella tasca, non fare scherzi. Obbedisci”. 
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