DOPO L’ODIO SOCIAL SI E’ SUICIDATA LA RISTORATRICE DI LODI CHE DIFESE GAY E DISABILI IN UN POST FORSE SCRITTO DA UN CLIENTE

Prima l’esaltazione sui giornali e tg che l’avevano quasi resa un’eroina per avere difeso gay e disabili davanti ad cliente che li aveva attaccati, poi i dubbi sollevati dai social, quindi le critiche, ma anche le insinuazioni per una recensione comparsa sul sito del suo locale che qualcuno aveva bollato come fake, forse frutto di un maldestro tentativo per fare pubblicità alla pizzeria di cui era proprietaria con il marito a Sant’Angelo Lodigiano.

E’ stata trovata senza vita sulle rive del fiume Lambro Giovanna Pedretti, la ristoratrice di 55 anni, scomparsa domenica mattina dalla sua casa. E’ stato suo marito ad avvisare i carabinieri. Poche ore fa il ritrovamento del corpo. Nessun dubbio sul fatto che si sia suicidata, anche perché alcune telecamere avrebbero documentato gli ultimi movimenti della 55enne.
Si cerca di capire il motivo. Pochi giorni fa la stampa si era interessata a lei per una recensione al suo ristorante: un cliente, dopo aver passato una serata nel locale, aveva elogiato pizza e dolce, lamentandosi, però, di essere stato messo in un tavolo accanto a quello occupato da alcuni gay e un ragazzo in carrozzina. La risposta della ristoratrice non si era fatta attendere: “A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto credo che il nostro locale non faccia per lei. Non torni più”. La donna ha poi raccontato che il cliente sarebbe tornato ugualmente ignorando l’invito e che lei lo avrebbe messo alla porta. Dopo le prime ore di clamore a suo favore le prime critiche e i primi sospetti di un’operazione di marketing e poi l’odio social che la 55enne, mamma di una ragazza, potrebbe non essere stata in grado di gestire. 

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