Usava il figlio come copertura per spacciare Carabinieri di Mondragone lo arrestano

Alfredo Piscitello, l'uomo arrestato dai carabinieri di Mondragone

Lo avevano già fermato, gli avevano posto sotto sequestro l’auto perché senza assicurazione e poi lo avevano multato, togliendogli anche la patente. Ma lui, a cui il mezzo era stato affidato per il fermo amministrativo, non ci ha pensato due volte e per spacciare droga non ha esitato un attimo a rimettersi alla guida nuovamente sfrecciando incurante da una parte all’altra della provincia di Caserta. Ma i carabinieri non l’hanno perso di vista e così hanno aspettato il giovane, l’hanno seguito e poi bloccato, contestandogli la guida senza patente e l’utilizzo di una vettura sottoposta a fermo amministrativo.
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Cadavere senza nome trovato in un torrente Carabinieri di Sanremo indagano sul mistero

La foto del cadavere diffusa su ordine della Procura di Sanremo

1.70 di altezza, 70 chili circa di peso. Razza bianca, di sesso maschile, corporatura media. Età, tra i 25 e i 30 anni. E’ la descrizione fisica dell’uomo trovato senza vita a Taggia, in provincia di Imperia, il 27 aprile scorso dai carabinieri di Sanremo. Da giorni era immerso nell’acqua del torrente Argentina. Indossava pantaloni marroni, una maglietta beige, un giubbotto nero con la scritta Skorpion, scarpe da ginnastica New Balance e una collanina. Sul corpo i segni della decomposizione. Il cadavere senza nome sta diventando un mistero da svelare e gli uomini dell’Arma, coordinati dal comandante della Compagnia di Sanremo, stanno tentando di capire che cosa è accaduto a quel ragazzo. Non aveva documenti, nessuno in zona ha denunciato la scomparsa di una persona con queste caratteristiche somatiche. Continua a leggere

Assaltano una villa, una vicina lancia l’allarme Coppia salvata dai carabinieri di Seregno

Il rapinato Gianfranco Camnasio parla con il comandante della Stazione carabinieri di Meda

Stavano rientrando nella loro villa quando sono stati aggrediti da tre banditi armati di pistola.
Sono stati portati in casa, presi in ostaggio e massacrati di botte. E’ accaduto a Meda, un centro poco distante da Monza.
Il proprietario della villa, Gianfranco Camnasio, è stato preso a pugni in faccia, poi, uno degli aggressori, gli ha puntato la pistola in pieno viso, colpendolo più volte con la canna, mentre gli altri due criminali tenevano ferma la fidanzata, stringendole le mani al collo.

Sono stati minuti di terrore, ma proprio le urla delle due vittime hanno attirato l’attenzione di una vicina che ha chiamato i carabinieri. In due minuti una pattuglia della stazione di Meda è arrivata nei pressi della villetta. Continua a leggere

Arancia Meccanica sulle prostitute di Piacenza I carabinieri arrestano due stupratori seriali

Si faceva adescare, ma quando arrivavano in una zona isolata saltava fuori il complice e cominciavano le violenze. I carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza hanno arrestato due uomini che da tempo violentavano e seviziavano le prostitute della zona. Ore da incubo, una violenza da Arancia Meccanica per le squillo che erano sottoposte ad ogni tipo di umilazione. Le donne, extracomunitarie, spesso senza permesso di soggiorno, hanno cercato aiuto dai carabinieri del capoluogo emiliano che le hanno assistite, le hanno confortate e le hanno convinte a presentare denuncia. La delicatissima attività degli investigatori ha fatto sì che si potesse organizzare una trappola per i due criminali che ora sono stati arrestati. Continua a leggere

Far-west in un bar del lungomare di Sanremo I carabinieri hanno arrestato chi ha sparato

Andrea De Iaco, l’uomo arrestato dai carabinieri della Compagnia di Sanremo

Aveva tentato di uccidere una persona in un bar sul lungomare di Sanremo. Poi era fuggito con un complice. Una sparatoria in mezzo alla gente che stava godendosi una tranquilla giornata di luglio. Ma su quella scena da far-west i carabinieri di Sanremo hanno voluto fare a tutti i costi chiarezza e  hanno arrestato il responsabile.

Tentato omicidio, porto illegale di armi. I fatti: quest’estate seduto tranquillamente ad un tavolino del bar ristorante Decò c’era un 44enne residente nel Milanese. Due uomini con il volto coperto dai caschi sono arrivati all’improvviso e hanno cominciato a colpire la vittima con il calcio della pistola. Vari colpi al viso e poi, uno dei due, ha fatto fuoco. Due colpi sparati che, però, non hanno centrato il bersaglio. Poi la fuga.
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I carabinieri arrestano altri 3 carabinieri: indagavano per spiare mogli e fidanzate

Carabinieri arrestati dai loro colleghi. L’accusa, quella di utilizzare i sistemi di indagine digitali (banche dati di polizia e terminali collegati a operatori telefonici) per questioni private e per vendere le informazioni ad alcune agenzie di investigazione: 75 euro per una consultazione del terminale SDI, 1000 per i tabulati telefonici. E’ accaduto a Mogoro, in Sardegna, dove in carcere sono finiti il comandante della Compagnia, il capitano Renè Biancheri e due marescialli, Giuseppe Canu e Mario Arno. A mettere le manette ai polsi dei tre militari “infedeli” gli uomini del Comando Provinciale carabinieri di Oristano. L’accusa: peculato, truffa, corruzione e falso. In carcere anche  il titolare di una delle agenzie coinvolte, Gianmarco Fadda. Per lui e per altri detective privati, l’accusa è di corruzione.
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Fugge di casa, 13 enne costretta a prostituirsi La piccola salvata dai carabinieri di Gallarate

L’hanno ritrovata in viale Padova a Milano dopo 4 giorni di assenza da casa. Ma le indagini dei carabinieri di Gallarate hanno evidenziato che non era fuggita, era stata portata dal suo fidanzato di 25 anni in un appartamento in cui veniva fatta prostituire. Il padre ha denunciato la scomparsa ed è partita subito l’indagine.

E’ la storia di una ragazzina di 13 anni, innamorata del suo ragazzo e venduta al mercato del sesso. La giovane di origini kosovare, nata in Italia e residente a Gallarate, non immaginava che la sua fuga d’amore si trasformasse in un incubo. Già da giorni era costretta dal proprietario dell’appartamento, un transessuale italiano, ad avere rapporti con i clienti che le venivano procurati.

L’indagine dei carabinieri della Compagnia di Gallarate, coordinati dal capitano Michele La Stella è stata veloce ed approfondita: interrogate le amiche, i militari sono riusciti a trovare il numero telefonico del fidanzato della ragazza. Dopo poche ore i carabinieri lo hanno fermato in piazza Fontana a Milano. Il giovane, un romeno, ha subito negato di conoscere la 13 enne, ma, incalzato dalle domande, ha confessato dove si trovava l’adolescente. Lì la ragazzina è stata trovata dagli investigatori. Arrestate due persone, il fidanzato e il transessuale, per sfruttamento della prostituzione minorile e circonvenzione di incapace. La giovane aveva avuto già diversi rapporti sessuali a pagamento. L’indagine, quindi, non è finita: i carabinieri sono sulle tracce dei clienti.
Enrico Fedocci