Era la sua prima notte d’amore con un trans Prima ci ripensa, poi lo accoltella e scappa

Era la sua prima volta, ma quando si è trovato davanti al trans con cui aveva deciso di avere una trasgressiva notte di sesso deve averci ripensato. Ha chiesto i soldi indietro, ma davanti al no deciso del transessuale gli ha sferrato due coltellate, una all’addome e l’altra all’altezza dell’ascella.
“No, propnio, no… le attrezzature sado sono troppo anche per me” deve aver riflettuto dopo essere entrato nell’abitazione dell’uomo. Tutti quegli arnesi, fruste, maschere appesi un po’ ovunque devono averlo spaventato a morte e allora, prima ha cercato di riavere il denaro con cui aveva pagato la prestazione, poi ne è nata una colluttazione e l’accoltellamento che ha ferito gravemente il brasiliano. Siamo a Roma, zona Eur.
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Legati e imbavagliati durante una cena in villa Rapinatori assaltano e derubano gli invitati

Sono entrati in casa, hanno preso in ostaggio il proprietario e un domestico oltre a dodici ospiti che erano nella villa per una cena tra amici. Mezz’ora in mano a quattro banditi dell’Est armati di bastoni e una pistola. Criminali  disposti a tutto pur di fuggire con il bottino. A tal punto da picchiare selvaggiamente il padrone di casa mandandolo all’ospedale.
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Era in comunità, ma rapinava prostitute Arrestato il terrore delle “belle di notte”

Era stato mandato in comunità di recupero, invece, di nascosto, usciva ed andava a rapinare le prostitute. Un 29enne di Milano è stato arrestato dalla polizia stradale di Cremaa Sant’Angelo Lodigiano. La tecnica era semplice: l’uomo si appartava con una squillo, poi, all’improvviso, un complice sbucava dal sedile di dietro e puntava il coltello alla gola delle ragazze.
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Rapinatore impacciato si ispira a Woody Allen Arrestato dopo pochi minuti dalla polizia

La locandina del film "Prendi i soldi e scappa"

Aveva probabilmente rivisto da poco il film “Prendi i soldi e scappa” di Woody Allen lo sgangherato malvivente che ha tentato una rapina in banca ‘armato’ solo di un foglietto con una frase minacciosa che ha presentato al cassiere. L’uomo è stato respinto malamente dagli impiegati e poco dopo arrestato dalla polizia. E’ accaduto a Venezia.  L’uomo, un 42enne, è entrato in una filiale della Carive puntando alla cassa: ha chiesto prima delle informazioni, poi ha passato all’impiegato un foglio con su scritto’ ”dammi tutto il contante che hai in cassa; ho una pistola nella tasca, non fare scherzi. Obbedisci”. 
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I carabinieri arrestano altri 3 carabinieri: indagavano per spiare mogli e fidanzate

Carabinieri arrestati dai loro colleghi. L’accusa, quella di utilizzare i sistemi di indagine digitali (banche dati di polizia e terminali collegati a operatori telefonici) per questioni private e per vendere le informazioni ad alcune agenzie di investigazione: 75 euro per una consultazione del terminale SDI, 1000 per i tabulati telefonici. E’ accaduto a Mogoro, in Sardegna, dove in carcere sono finiti il comandante della Compagnia, il capitano Renè Biancheri e due marescialli, Giuseppe Canu e Mario Arno. A mettere le manette ai polsi dei tre militari “infedeli” gli uomini del Comando Provinciale carabinieri di Oristano. L’accusa: peculato, truffa, corruzione e falso. In carcere anche  il titolare di una delle agenzie coinvolte, Gianmarco Fadda. Per lui e per altri detective privati, l’accusa è di corruzione.
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Violenta una donna che porta a casa il figlio Poi mentre fugge cerca di rapire una bimba

Aveva bevuto e anche parecchio. Così, quando ha incontrato quelle due mamme che riportavano i figli a casa dopo l’asilo non ha esitato un attimo. Le ha seguite, poi ha aggredito una di loro sulla porta di casa. Palpeggiamenti pesanti nelle parti intime, un tentativo di violenza sessuale che la donna ha respinto chiudendosi in casa con il figlio.
E’ accaduto a Locate Triulzi, nel Milanese. Ma la violenza non è finita qui: i bambini gridavano, l’uomo, un ecuadoriano, batteva i bugni sulla porta urlando. Poi, quando ha capito che i vicini avevano chiamato i carabinieri è fuggito.
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Roma, uomo trovato morto carbonizzato Ucciso a colpi di pistola e dato alle fiamme

Giustiziato con quattro colpi di pistola e poi bruciato. E’ morto così l’uomo ritrovato carbonizzato in una buca in aperta campagna nella zona del Divino Amore. L’ autopsia ha chiarito almeno la modalità deldelitto: quattro colpi di pistola per finire l’uomo poi il fuoco per cancellare ogni possibile traccia.
Dall’esame autoptico è emerso anche che si tratterebbe di un uomo di carnagione chiara e questo potrebbe far tramontare l’ipotesi che il cadavere poteva essere in qualche modo collegato con la rapina di Torpignattara nella quale morirono un cittadino cinese e la figlia di 9 mesi.
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Fugge di casa, 13 enne costretta a prostituirsi La piccola salvata dai carabinieri di Gallarate

L’hanno ritrovata in viale Padova a Milano dopo 4 giorni di assenza da casa. Ma le indagini dei carabinieri di Gallarate hanno evidenziato che non era fuggita, era stata portata dal suo fidanzato di 25 anni in un appartamento in cui veniva fatta prostituire. Il padre ha denunciato la scomparsa ed è partita subito l’indagine. E’ la storia di una ragazzina di 13 anni, innamorata del suo ragazzo e venduta al mercato del sesso. La giovane di origini kosovare, nata in Italia e residente a Gallarate, non immaginava che la sua fuga d’amore si trasformasse in un incubo. Già da giorni… Continua a leggere


Uccise il suo rivale con sei coltellate al petto Dopo quindici anni confessa il delitto

L’omicidio di Maurizio Iorio, bellariese allora 38enne ucciso con sei coltellate al petto il 20 marzo del 1997, sembrava uno di quei delitti da mandare in archivio come insoluti. A quasi quindici anni di distanza dalla morte dell’uomo, il colpevole sulle cui tracce si è mossa la Squadra Mobile di Rimini, ha confessato e ora si trova in carcere, a Ferrara dove stava già scontando una pena comminata fino al 2018 per altri reati. L’autore del delitto – sui cui si era puntata l’attenzione degli inquirenti anche grazie alle nuove tecnologie di ricerca, acquisizione, analisi ed elaborazione delle tracce di… Continua a leggere


Uccidono un bambino per una dose di eroina Arrestati i due pirati della strada di Torino

Alessandro Sgrò, il bimbo di 7 anni ucciso nell'incidente

Hanno travolto un’auto con a bordo una famiglia. Hanno ucciso un bambino di 7 anni, ferito gravemente il padre e la madre, ma sono fuggiti per andare a comprare una dose di eroina da uno spacciatore. Sono stati arrestati i due giovani che a Torino, il 3 dicembre scorso, hanno ucciso il piccolo Alessandro Sgrò. Pensavano di averla fatta franca, invece i vigili urbani torinesi in questo mese e mezzo non hanno mollato un attimo e, sulla base delle scarse testimonianze che avevano, sono riusciti a dare un nome agli assassini: Alessandro Cadeddu, 34 anni e Francesco Grauso, 26, entrambi di Aosta, dopo l’incidente non hanno esitato un attimo e sono andati da uno spacciatore che li attendeva per acquistare la dose di eroina. Continua a leggere