Una rapina in farmacia e poi in fuga a bordo di un taxi. E’ accaduto a Roma dove due banditi con pistola in pugno e i volti travisati da sciarpe e cappelli da baseball hanno cercato di sfuggire alla polizia con questo inconsueto stratagemma. Ma gli agenti sono riusciti ad arrestarli ugualmente. Continua a leggere
Archivi autore: Enrico Fedocci
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Far-west in un bar del lungomare di Sanremo I carabinieri hanno arrestato chi ha sparato
Aveva tentato di uccidere una persona in un bar sul lungomare di Sanremo. Poi era fuggito con un complice. Una sparatoria in mezzo alla gente che stava godendosi una tranquilla giornata di luglio. Ma su quella scena da far-west i carabinieri di Sanremo hanno voluto fare a tutti i costi chiarezza e hanno arrestato il responsabile.
Tentato omicidio, porto illegale di armi. I fatti: quest’estate seduto tranquillamente ad un tavolino del bar ristorante Decò c’era un 44enne residente nel Milanese. Due uomini con il volto coperto dai caschi sono arrivati all’improvviso e hanno cominciato a colpire la vittima con il calcio della pistola. Vari colpi al viso e poi, uno dei due, ha fatto fuoco. Due colpi sparati che, però, non hanno centrato il bersaglio. Poi la fuga.
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Lasciato dalla moglie si accanisce sul figlio Per l’omicidio del bimbo 30 anni di carcere
Minaccia il padre con l’accetta per avere soldi Poi uccide dieci conigli per terrorizzarlo
Anziana soffocata a Torino, è stato un vicino Una questione di soldi il movente del delitto
E’ durato poche ore il mistero sulla morte di Anna Cappilli, la pensionata di 81 anni trovata morta in casa, a Torino, soffocata con un fazzoletto. A ucciderla è stato l’uomo della porta accanto, Angelo Mormina, 45 anni, il vicino con il quale l’anziana aveva avuto discussioni sulla riscossione degli affitti e delle quote condominiali.
L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri e ha confessato davanti al pm Livia Locci. Mormina – hanno accertato gli investigatori – non pagava la sua quota da diversi mesi e aveva avuto contrasti con la vicina di casa, che da 30 anni, a titolo volontario, raccoglieva le somme da versare mensilmente al proprietario e amministratore del condominio. Continua a leggere
Chiede i soldi alla madre, lei glieli rifiuta Giovane incendia l’auto e fa esplodere la casa
Ha minacciato la madre per avere il denaro necessario per comprare la droga. Davanti al suo rifiuto, ha incendiato l’autovettura parcheggiata nel garage, provocando un’esplosione che ha scaraventato la serranda a diversi metri di distanza. Eugenio Vatrella, 33 anni, disoccupato di Gasperina e già noto alle forze dell’ordine è finito in manette con l’accusa di tentata estorsione nei confronti della madre, incendio doloso aggravato, danneggiamento di cose sottoposte a sequestro e minaccia.
L’autovettura date alle fiamme, tra l’altro, era sotto sequestro dal momento che il giovane era stato fermato qualche giorno prima e gli era stata contestata la guida sotto l’effetto degli stupefacenti. Secondo quanto evidenziato dai Carabinieri della stazione di Gasperina, che hanno arrestato il giovane, a lanciare l’allarme è stata proprio la madre, disperata davanti all’ennesima richiesta di denaro. Continua a leggere
Rapina una farmacia coperto da una sciarpa Incastrato dallo sguardo: era strabico
Escort al parco in tuta e scarpe da ginnastica Adescavano gli uomini che facevano jogging
Cinque bellissime ventenni che si prostituivano in casa, in albergo, ma anche a domicilio. Cinque ragazze che, a testa, guadagnavano almeno 6mila euro a settimana. Tre romeni sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Milano per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La banda aveva reclutato le giovani modelle in Romania, poi, una volta portate in Italia, aveva assegnato ad ognuna di loro un appartamento accogliente e ben arredato nella zona di via Nino Bixio.
Escort di lusso che, oltre ad avere le loro foto nude su siti di annunci, dovevano curare il fisico, andare in palestra e che, anche durante una semplice corsa al parco, erano costrette a cercare clienti, ammiccando agli uomini che si andavano ad allenare.
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Uccisa con una sciarpa da un conoscente Dalla polizia trovate tracce dell’assassino
Dodici colpi di pistola sul rivale in amore, delitto passionale in provincia di Latina
Doveva essere un incontro chiarificatore, invece lo ha ucciso scaricandogli addosso 12 colpi di pistola. Tutto per una donna che la vittima non voleva che l’assassino frequentasse e per la quale l’aveva più volte minacciato. Così ha raccontato Mirko Pascale, 23 anni, che ha sparato a bruciapelo a Fiore Pandolfo, 31 anni, nel piccolo centro di Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina.
L’omicida si è poi costituito ai carabinieri di Formia, commilitoni del padre, un brigadiere in congedo. Ha detto di aver agito per paura di quell’uomo che lo perseguitava e ha consegnato la pistola, che deteneva regolarmente. Pascale, originario di Casal di Principe (Caserta), ma residente a Castelforte, un altro paese pontino, è ora in carcere nel capoluogo, accusato di omicidio volontario. La sua versione dei fatti, a cui non sembra che abbiano assistito testimoni, è al vaglio della procura di Latina.
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