BERNAREGGIO (MB), LA VIOLENZA E’ AVVENUTA A POCHI METRI DAL LUOGO IN CUI SABATO E’ STATA UCCISA LA 47ENNE ANTONIA STANGHELLINI
L’ha aspettata fuori dal garage, poi, l’ha bloccata ed è montato a bordo della sua auto, costringendola – puntandole un coltello alla gola – a seguirla in una zona di campagna. Lì l’ha violentata e e poi portata a casa sua dove ha abusato ancora di lei. E’ accaduto a Bernareggio dove un marocchino 51enne non si rasseganava alla fine della sua storia con l’ex convinvente da cui aveva avuto un figlio. L’episodio si è verificato a poche decine di metri da dove sabato scorso un’altra donna, Antonia Stanghellini, è stata uccisa dall’ex coniuge dopo anni di vessazioni.
Dopo ore di terrore la vittima, una 40enne sudamericana, è riuscita a convincere l’uomo a lasciarla andare senza ucciderla. A questo punto la donna ha avvisato i carabinieri della Compagnia di Vimercate, coordinati dal capitano Marco D’Aleo che l’hanno soccorsa e aiutata a ricostruire i fatti. Pochi minuti dopo, grazie ad un minuzioso lavoro di ricerca, i militari sono riusciti a localizzare l’uomo che ancora vagava attorno a casa dell’ex convivente. Il coltello era stato buttato in un cestino, ma gli investigatori sono riusciti a ritrovarlo.
Dal racconto della donna è emerso che lo stupro è stato ripetuto anche a casa. Una notte da incubo per la 40enne che è riuscita a salvarsi solo perché ha fatto capire al marocchino che se l’avesse uccisa avrebbe reso il figlio di 7 anni che i due hanno, orfano.
Mohammed Chergui, operaio disoccupato, residente a Cornate D’Adda con alcuni precedenti, è stato portato in carcere con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona e minaccia aggravata.