Capitano Ultimo colpisce ancora In manette il numero uno di Finmeccanica

di Enrico Fedocci
Dietro l’arresto c’è ancora lui: Capitano Ultimo, l’uomo che arresto nel 1993 Totò Riina e che decapitò Cosa Nostra con decine di arresti illustri. Sergio De Caprio, l’ufficiale dell’arma ora colonnello, infatti, non portò in carcere solo il Capo dei Capi ma anche decine di grandi latitanti mafiosi.
Dopo aver lasciato il Ros per passare al Noe, numerose le inchieste messe a segno sull’eco-mafia.  Ora questo nuovo grande risultato che pone l’investigatore sempre più vicino a quello che è sempre stato il suo modello: il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Di quale grande risultato stiamo parlando? Dell’arresto dell’amministratore delegato e presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi.

L’a.d. è finito in manette nell’ambito dell’inchiesta della procura di Busto Arsizio che ipotizza il reato di corruzione internazionale per la commessa di 12 elicotteri all’India, quando era ai vertici di AgustaWestland.

L’inchiesta, in particolare, riguarda presunte tangenti per un contratto da 560 milioni di euro del 2010, relativo appunto alla vendita di 12 elicotteri AgustaWestland, controllata da Finmeccanica, destinati al trasporto dei leader politici indiani.

Baby rapinatori rubano Iphone a 15enne Coppia di nomadi acciuffati dai carabinieri

Si erano avvicinati di soppiatto ad una ragazzina romana di 15 anni che stava giocherellando con il suo iPhone e dopo averla aggredita glielo hanno strappato dalle mani con la forza. E’ la dinamica della rapina avvenuta alle quattro di ieri pomeriggio nei pressi della stazione ferroviaria di via Collatina vecchia.  I piccoli criminali sono due giovani nomadi di 15 e 17 anni, entrambi provenienti dall’insediamento di via Luigi Candoni, che dopo il furto sono velocemente scappati a piedi facendo inizialmente perdere le loro tracce.

La ragazzina, passato lo spavento iniziale, ha contattato il 112 e i Carabinieri della Stazione Roma Tor Sapienza, intervenuti sul posto, hanno raccolto la descrizione dei due ladruncoli. Dopo alcuni minuti di ricerche, scattate in tutta la zona circostante la stazione ferroviaria, i Carabinieri sono riusciti a rintracciare i colpevoli e a recuperare la refurtiva, trovata nelle tasche di uno dei due. La giovane è potuta, così, rientrare in possesso del suo melafonino, mentre i due baby-rapinatori sono stati accompagnati nel Centro di Prima Accoglienza di via Virginia Agnelli, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i Minorenni di fronte alla quale saranno chiamati a rispondere di rapina aggravata in concorso.

Rapina in villa, proprietario spara ad un rom Cc di Monza sulla tracce dei complici in fuga

MOMENTI DI PAURA A PARABIAGO, BANDITO GRAVISSIMO IN OSPEDALE

Al centro della foto, il colonnello Giuseppe Spina, Comandante del Gruppo Carabinieri di Monza

Hanno aspettato che facesse buio, poi sono entrati armati di pistola nella villa e hanno assalito un avvocato, sua moglie e i loro tre figli per rapinarli. Ma questa volta i due criminali hanno dovuto fare i conti con la prontezza del capofamiglia che – per difendere la sua famiglia e se stesso – è riuscito a mettere in fuga i due, sparando con una pistola, una semiautomatica 7,65. I banditi hanno risposto al fuoco, ma i colpi non sono andati a segno.
Il 61enne ha poi chiamato i carabinieri che dopo poco sono intervenuti. Uno dei due malviventi, Franco Milan Kovic, rom di 29 anni,  è stato ferito all’addome e all’inguine ed ora è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Carlo. Si tratta di un pregiudicato specializzato nei furti in appartamento. L’uomo per fare la rapina sarebbe evaso dagli arresti domiciliari che erano stati fissati nel campo di via Martirano, nel capoluogo lombardo. Dopo un lungo intervento è stato salvato dai medici ed ora è in coma farmacologico. Non è in pericolo di vita.

Non è escluso che i due avessero preso di mira la villa già da tempo. Il proprietario è molto noto nella zona e la villa molto elegante. Probabilmente i rapinatori puntavano alla cassaforte. Gli spari sono stati sentiti anche dai vicini che poi hanno chiamato i soccorsi.
I carabinieri del Gruppo di Monza, coordinati dal colonnello Giuseppe Spina e del Nucleo Investigativo, guidati dal tenente colonnello Michele Piras, dovranno dare un nome al secondo criminale ora in fuga. per questo gli investigatori stanno aspettando il permesso dei medici per interrogare il crimanale ferito. Non è escluso che fuori ad attendere i due ci fosse un terzo complice.