Sanremo, Cc decapitano banda di criminali Manette per il boss e 6 spacciatori di eroina

IN CARCERE DOPO LA MORTE DI UN UOMO PER OVERDOSE

Il capitano Geradina Corona (foto Sanremonews)

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7 persone arrestate. I carabinieri della Compagnia Carabinieri di Sanremo nelle ultime ore hanno dato un duro colpo ad una banda di criminali che stava per colpire ancora. L’operazione,  denominata “Golden White”, ha dapprima portato all’arresto di  due cittadini extra-comunitari per traffico, detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope, poi sono scattate le manette per altre cinque persone.

Il capitano Gerardina Corona, Comandante della Compagnia carabinieri di Sanremo

Gli investigatori – nella complessa indagine coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica D.ssa Maria Paola Marrali – sono partiti dal ritrovamento del corpo senza vita di un uomo, Rene Albanese, stroncato da una dose di eroina nell’aprile scorso. Gli uomini del capitano Gerardina Corona, poi, sono riusciti a ricostruire l’intricato puzzle, grazie a pedinamenti, appostamenti ed attività di natura tecnica, permettendo così di appurare l’esistenza di una organizzazione che riforniva di eroina decine e decine di consumatori e tossicodipendenti di Sanremo e di tutta la Riviera di Ponente. A capo dell’organizzazione il tunisino Abderahmane BEN OTHMANE  che, quotidianamente, agiva con la complicità di altri connazionali che erano gli spacciatori su strada. Ma era Ben Othmane ad occuparsi del rifornimento dello stupefacente (di qualità purissima vicina al 90% di purezza) con frequenti viaggi nell’hinterland napoletano.

Grazie ad una ulteriore perquisizione eseguita in un’abitazione sono riusciti così ad arrestare in flagranza di reato altri 5 fiancheggiatori finiti in manette per la detenzione in concorso di circa 30 grammi di eroina già confezionata e destinata allo smercio al dettaglio. Si tratta di 5 tunisini.

Per Ben Othmane,  Abderahmane e Youssef Kablouti si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Valle Armea, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Gli altri 5 cittadini extra-comunitari sono invece stati condotti presso il Tribunale di Sanremo per il giudizio direttissimo; richiesti termini a difesa, il Giudice ha disposto il rinvio dell’udienza e per tutti la custodia cautelare in carcere.

LOTTA ALLA CRIMINALITA’ IN TUTTA LA PROVINCIA DOPO L’INSEDIAMENTO DEL COLONNELLO ZARBANO

Il colonnello Luciano Zarbano, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Imperia

Nelle stesse ore i carabinieri del Comando Provinciale di Imperia hanno messo in atto una operazione a vasto raggio. Nel mirino: prostituzione, truffe agli anziani, vendita di marchi contraffatti, guida in stato di ebbrezza. L’operazione, voluta e coordinata dal colonnello Luciano Zarbano, Comandante Provinciale di Imperia, ha consentito l’identificazione di più di 300 persone, dislocando sul territorio oltre 45 posti di controllo. Molte le persone arrestate. Sotto controllo i luoghi frequentati dai giovani e quelli in cui generalmente vengono utilizzati dalle prostitute.
Un giro di vite che il neo Comandante Provinciale ha voluto dopo pochi giorni dal suo arrivo ad Imperia. E’ la prima volta, dopo 25 anni, che i vari comandi della zona agiscono contemporaneamente nella lotta alla criminalità. E i risultati sono arrivati da tutti i Comandi dipendenti dall’Ufficiale dislocati su un territorio difficile ed insidioso come l’Imperiese

5 risposte a “Sanremo, Cc decapitano banda di criminali Manette per il boss e 6 spacciatori di eroina

  1. Buonasera. Grazie al colonnello Zarbano e a tutti i suoi ragazzi che, sottopagati rischiano la loro
    vita per debellare quel mondo sommerso della criminalità che, distrugge quotidianamente la vita
    di persone inconsapevoli e facilmente attratte dai soldi facili. Il problema della distribuzione della
    droga è da debellare dalla fonte, bisogna contrastare i vari cartelli e fermare ai confini, l’entrata
    nel nostro paese di quantitativi sempre più consistenti. Lo Stato dovrebbe investire maggiori e più sofisticate risorse per combattere una guerra sempre più difficile e protetta. Dico questo per
    un semplice motivo, l’uso della droga è radicato in molte persone pubbliche e maggiormente in
    quelle dello spettacolo e stento a credere che, non ci sia la copertura e l’omertà da parte delle
    stesse persone. Sappiamo tutti che, la droga è entrata anche nei palazzi della politica e di sicuro
    ci sarà qualche personaggio che da questo, ne trarrà profitto. L’arduo lavoro delle forze dell’ordine è senza dubbio da ammirare ma, combattere contro i poteri forti è senza dubbio una
    cosa molto difficile e dai risvolti spesso drammatici. Da ex paracadutista della Folgore, auguro
    al colonnello Zarbano, un buon lavoro e voglio esprimere tutto il mio personale appoggio, alla
    sua iniziativa, consigliando a tutti i ragazzi coinvolti nella lotta alla legalità, di non abbassare mai
    la guardia. Cordialmente.
    W l’Italia il tricolore e la Folgore !!!!

  2. questo cosa significa ,che se si fa sul serio si ottengono i risultati !

    allora tutto dipende dal comandante ?

    gradirei una spiegazione da coloro che operano nella lotta alla criminalità .

    x gli stranieri che commettono reati a,a quando dopo la galera L’ESPULSIONE DAL PAESE !!!

  3. Buongiorno. @ Antonio. Purtroppo viviamo in un paese che, il sistema giudiziario lavora quasi
    sempre al contrario e le forze dell’ordine si trovano spesso e volentieri in situazioni palesemente
    comiche. Viene arrestato chi delinque e il giudice di turno, immancabilmente dopo qualche ora,
    libera lo stesso e lo si trova comodamente seduto al bar, come se nulla fosse successo. Questo
    comportamento tende a destabilizzare il paese e i poteri della giustizia, lo sanno ma, non fanno
    nulla per rimediare. E’ notizia di poche ore fà, un giudice ha rimandato a casa un pedofilo senza
    pensare minimamente alle conseguenze. Personalmente l’avrei messo dietro le sbarre e avrei
    buttato via le chiavi. Sbaglio ? Caro Antonio, parlare di espulsione dal paese è senza dubbio una
    cosa inimmaginabile, se i giudici difendono i malfattori, come puoi pensare che arrivino a farli
    tornare al loro paese ? Vanno cambiate le regole della Costituzione e riviste tutte quelle che,
    riguardano la giustizia e quando un giudice sbaglia, deve pagare e in modo esemplare, In tutti
    i lavori, chi sbaglia paga, i giudici si sentono onnipotenti e non pagano mai, questa storia deve
    finire, in fin dei conti sono persone uguali a noi e le regole che, impongono con l’arroganza e con
    la presunzione, si possono tranquillamente cambiare. Nessun uomo è superiore a un altro, siamo
    tutti uguali e sconfiggere la prepotenza di pochi eletti è nostro dovere, per un futuro migliore e
    con regole giuste e senza colore politico. Chi sbaglia deve pagare. Tutto il resto sono chiacchere
    da bar. Cordialmente.

  4. Mi chiedo, quando tempo rimarranno dietro le sbarre questi signori?
    Ma in Italia esiste veramente una punizione esemplare per queste persone
    o aspettiamo ancora lo sciopero della fame di qualche politico per farli uscire?

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