Parabiago, uccise figlio con cavo del cellulare Ecco la confessione della mamma assassina

di Enrico Fedocci

Lo ha ucciso con il cavetto di alimentazione di un telefonino. E’ morto così il piccolo Lori, 4 anni. A togliergli la vita, la mamma, Marcella Sardeni, una dirigente d’azienda da tempo schiacciata da una forte depressione. Era il 20 luglio del 2009. Esattamente 4 anni dopo abbiamo deciso di raccontare, ancora una volta, la storia di questo bimbo sfortunato, ucciso dalla sua mamma. Continua a leggere

Lento e impacciato alla guida andava in giro armato per difendersi da chi lo insultava

ARRESTATO DAI CARABINIERI ANZIANO STUFO DEGLI INSULTI AL VOLANTE
I Carabinieri della Stazione Roma Casalotti hanno arrestato un pensionato 73enne, incensurato, per aver minacciato con una pistola un 45enne per motivi di viabilità.
L’episodio è accaduto a via Boccea, in zona Casalotti,  dove il pensionato si trovava nel traffico a bordo della sua autovettura.
A causa di un problema di precedenza avuto con l’altro conducente, il 73enne ha estratto la sua pistola calibro 6,35 carica con tre cartucce, regolarmente detenuta, e lo ha minacciato.
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Accoltella l’ex compagno della figlia e fugge 62enne arrestato dai Cc per tentato omicidio

È stato portato nel carcere di Regina Coeli, dove rimarrà a disposizione dei magistrati, il 62enne, con precedenti, originario di Alatri (FR), arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, con l’accusa di tentato omicidio, dopo avere accoltellato un meccanico romano di 49 anni, ex convivente della figlia.

Come ogni giorno, il meccanico 49 enne stava aspettando sotto casa la figlia per accompagnarla al parco giochi con un taxi quando un uomo, con volto travisato, lo ha improvvisamente colpito al torace con una violenta coltellata. La vittima, per ripararsi da ulteriori colpi, si è lanciato sul sedile posteriore del taxi, riuscendo a salvarsi anche grazie alla pronta reazione del conducente dell’auto pubblica che, vista la situazione, ha messo subito in moto il motore allontanandosi dalla zona.

In fin di vita, durante il precipitoso viaggio verso l’ospedale, ha trovato la forza di chiamare i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati che si sono subito messi sulle tracce dell’aggressore.

Il 62enne, dopo essersi disfatto del coltello e dei vestiti sporchi di sangue, stava facendo rientro a casa quando è stato intercettato dai militari dell’Arma, che lo hanno pedinato all’interno di uno dei palazzi delle torri di Tor Bella Monaca.

Il movente del gesto sconsiderato è verosimilmente riconducibile ai continui litigi tra la vittima e la sua ex compagna che stavano esasperando la bambina e gli stessi nonni.

Il 49enne è tuttora ricoverato nell’Ospedale di Roma Tor Vergata, ma non è in pericolo di vita.

Gallarate, Fiamme Gialle scoprono maxi frode Lavoratori sfruttati e 70 milioni di euro evasi

Gli uomini del capitano Pettine mostrano la merce sequestrata durante l'operazione

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SEQUESTRATI IMMOBILI DI LUSSO, GIOIELLI, SOCIETA’ ED ALTRI BENI PER UN VALORE DI CIRCA 3,5 MILIONI DI EURO: L’INDAGINE VA AVANTI

Migliaia di lavoratori in difficili situazioni economiche sfruttati, circa 1,5 milioni di ritenute non versate dai loro datori di lavoro, oltre 56 milioni di basi imponibili ai fini delle imposte dirette ed 11 milioni di iva sottratti al Fisco, è questo l’esito dell’operazione Wild Catering – condotta dalle Fiamme Gialle di Gallarate, coordinate dal comandante della Compagnia, capitano Paolo Pettine –  che ha interessato 9 società cooperative strettamente correlate fra loro ubicate nel Milanese ed attive nei settori del catering e del facchinaggio.

Tali società, formalmente intestate a dei soggetti prestanome ma in realtà gestite da note figure leader del settore erano anche solite operare per eventi ed occasioni particolarmente importanti tra cui manifestazioni sportive di rilievo, concerti, sfilate delle più note case di moda, fiere in tutto il nord Italia ed anche all’estero, oltre a fornire personale per i più famosi ristoranti della Lombardia.

L’attività in questione, in particolare, scaturita a seguito di un esposto anonimo apparso anche su un quotidiano locale, consentiva di accertare l’esistenza di vere e proprie figure di riferimento, ognuna con la sua aree geografica di competenza, cui le cooperative erano solite rivolgersi in occasione dei menzionati eventi al fine di reclutare forza lavoro irregolare da impiegare come camerieri o facchini. Continua a leggere

Cc passano al setaccio la movida romana Arrestati spacciatori di cocaina ed eroina

Un fine settimana all’insegna dei controlli da parte dei Carabinieri nei quartieri frequentati dai giovani che animano la movida della Capitale ma anche contro i reati predatori ai danni di turisti. I Carabinieri del Gruppo di Roma con la collaborazione dei Carabinieri della Compagnia Speciale e dell’8° Reggimento “Lazio”, nel “week end” hanno effettuato decine e decine di controlli straordinari nei quartieri di San Lorenzo, Testaccio, Monti, Pigneto, Trastevere, e nei siti più frequentati dai turisti,  al fine di prevenire, e laddove necessario anche reprimere, eventuali fenomeni di illegalità diffusa. I controlli effettuati dai militari hanno portato all’arresto di ben 10 pusher, al sequestro di centinaia di dosi di stupefacente di tutti i tipi dalla cocaina, eroina, hashish e marijuana, ed all’identificazione e segnalazione, all’Autorità Competente, di 8 persone quali assuntori.
Sono invece 19 le persone finite in manette per furti e rapine commesse ai danni di turisti, mentre uno solo è stato arrestato per evasione dagli arresti domiciliari. Continua a leggere

Derubato la perdona, giudice la condanna Arezzo, tribunale: pugno di ferro con i ladri

Ha rubato nell’ufficio postale dove era addetta alle pulizie provocando guai alla direttrice, una volta scoperta ha chiesto scusa e ha restituito i soldi, ma la denuncia d’ufficio ha proseguito il suo iter e la donna viene condannata. L’episodio risale a qualche tempo fa ma è stato rievocato in tribunale ad Arezzo davanti al giudice Savina Poli e al pm Bernardo Albergotti.

La direttrice dell’ufficio postale di una piccola frazione alle porte di Arezzo si era resa conto che si registravano continui ammanchi dalla cassaforte degli spiccioli tanto da essere costretta a rimetterci, di tasca propria, ben 700 euro. Stanca della questione si è rivolta alla polizia postale che ha sistemato delle telecamere nell’ufficio.

Le riprese hanno inchiodato la donna delle pulizie che, una sera dopo un furto, è stata bloccata dagli agenti mentre si trovava in sella al proprio scooter. La donna si è messa a piangere e ha  riconsegnato subito i 40 euro in monetine sottratti. Davanti al giudice la direttrice, nel frattempo risarcita, ha rinunciato a costituirsi parte civile. La querela però è andata avanti d’ufficio e la donna è stata condannata a due mesi, 20 giorni ea 150 euro di multa.