Carbonizzata Erbusco, ecco come Chiara Alessandri vuole evitare l’ergastolo

 

di Enrico Fedocci

NEGANDO DI AVERE DATO FUOCO AL CORPO NEGA L’OMICIDIO. LA DISPERATA STRATEGIA DIFENSIVA DELL’IMPUTATA.
La relazione medico legale sull’autopsia di Stefania Crotti ancora non è stata completata e solo nei prossimi giorni sarà consegnata al magistrato. Ma, come è emerso subito durante l’esame autoptico, l’ipotesi che la 42enne di Gorlago, Bergamo, fosse ancora viva quando è stata abbandonata a Erbusco, Brescia, è molto probabile. Per completare la relazione si attendono i risultati definitivi di alcuni esami specifici il cui esito richiede tempo. Se davvero la vittima avesse inalato fumo da viva sarebbe stata trovata fuliggine nelle vie respiratorie profonde già sul tavolo settorio, durante l’esame necroscopico di martedì scorso.
E non è escluso che proprio eventuali tracce abbiano convinto il patologo forense ad approfondire la questione. Come? Ad esempio misurando la percentuale di carbossiemoglobina nel sangue. Un valore pari al 10 per cento dimostrerebbe che Stefania è morta a causa delle fiamme e che ne ha respirato i vapori. Una fine ancora più terribile di quella fino ad ora ipotizzata.

E’ un fatto che l’imputata ammetta la colluttazione. “Per difendersi” ha affermato. E, dopo essersi resa conto che la rivale in amore non respirava più, di avere nascosto il suo corpo in una stradina di campagna in Franciacorta.
Dichiarazioni fatte sia davanti al pm che davanti al Gip. Ma ha sempre negato di avere appiccato il rogo sul suo corpo. Perché? Per evitare ulteriori tre anni di carcere nel caso fosse condannata per omicidio? O forse la presunta assassina si era accorta che Stefania era viva? E ha appiccato ugualmente le fiamme, dopo averla cosparsa di benzina. Se fosse come dice lei, uno sconosciuto – colui che materialmente ha incendiato il corpo – dovrebbe essere accusato di omicidio.
Così facendo, ovvero se credessero alle sue parole e si seguisse la strada indicata dalla 44enne in carcere, i magistrati dovrebbero procedere solo per tentato omicidio nei confronti della donna. E l’imputazione di omicido sarebbe a carico di altri.
Una strategia difensiva, probabilmente disperata, perché gli elementi a carico della Alessandri, sia per l’aggressione, che per la distruzione del cadavere, sono tanti e circostanziati. Ma spiegherebbe il motivo per cui in maniera così decisa Chiara neghi di avere appiccato le fiamme. Le indagini vanno avanti. Ci sono ancora alcune zone d’ombra nella vicenda che riguarda la morte di Stefania Crotti. Ma che dietro al delitto e alla distruzione del cadavere ci sia la stessa mano, sembra elemento molto probabile.

35 risposte a “Carbonizzata Erbusco, ecco come Chiara Alessandri vuole evitare l’ergastolo

      • Sig Antonio i processi sono decisi dai giudici non dagli avvocati o dai pubblici ministeri ..Non esistono abilità processuli in grado di negare L evidenza delle prove ..ma ahimè parlare per slogan sembra ormai la moda del momento ,oggi più di ieri

  1. solo l esame autoptico potra dire se era gia morta prima di essere bruciata o no
    se la morte e successiva l accusata puo non essere colpevole
    se la morte e antecedente l accusata e colpevole anche se puo non essere l autrice della bruciatura

  2. Quella donna va tenuta in carcere a vita non solo per scontare la pena ma anche perché in libertà sarebbe un pericolo per chiunque. Come ha ucciso Stefania avrebbe potuto colpire qualcun’altra in qualsiasi momento. Ha avuto giorni, ore, minuti per evitare di uccidere eppure non si è fermata. Qui non c’è follia ma una lucida mente avvolta dal male.

  3. Ma se non è stata lei a dar fuoco a quella poverina chi altro avrebbe avuto interesse a farlo, inoltre la benzina poteva averla portata dietro solo lei chi va a passeggio con una tanica di benzina???

  4. Che persone che vengono al mondo …
    Giustizia è ….se fai del male , qualunque male, ti sarà inflitto lo stesso trattamento.
    E con questo ho detto tutto, altro che sconti e sconticini di pena !!!!

  5. Buonasera
    Stando a quello che hanno trasmesso i Tg e quello scritto sui giornali, Chiara ha ammesso di avere escogitato un tranello nei confronti della rivale e di averla uccisa. Mi riesce difficile credere che in tutta la vicenda, la stessa non abbia avuto un complice che l’abbia aiutata. Sollevare di peso, il corpo di una persona per poi posizionarlo all’interno di un auto, non è certo un compito facile per una donna. Ciò non toglie che Chiara sia un assassina e debba subire una pena esemplare. Oltretutto con l’aggravante della premeditazione. Chissà come mai, tutte le persone che finiscono in carcere, dopo poche ore si pentano di quello che hanno fatto e si sentano distrutte moralmente. La logica suggerirebbe di pensare prima di agire,
    ma evidentemente l’odio che Chiara provava verso l’amante del marito, ha fatto scattare il lei l’unica cosa che avrebbe messo fine alla sua umiliazione. La vendetta. Purtroppo per lei, il suo gesto le costerà molto caro e personalmente, non vedo come possa finire in modo diverso. Ma come sempre ci dimentichiamo di chi veramente porterà i segni, per il resto della loro vita. I figli di queste due donne, saranno gli unici incolpevoli che pagheranno un prezzo altissimo. Il prezzo di non avere più una madre al loro fianco e averne una dietro le sbarre. Questa è la cosa che più mi rattrista. Buona serata. Cordialmente.

    • No scusa forse hai perso un pezzo, era Chiara l’amante del marito e non viceversa, quindi umiliazione de che? al massimo era la vittima a doversi sentire offesa!!

    • Chiara l’assassina era l’amante del marito e Stefania vitta era la moglie. Comunque non è difficile spostare un corpo da soli e non voglio descrivere le dinamiche. Alla base di ogni gesto violento c’è una sola parola: cattiveria, parola che mai userebbe uno psichiatra. La follia può essere buona o cattiva. Chiara è abominevole. Ergastolo è una pena troppo lieve per gente simile.

  6. Il punto sarebbe come se: io la butto giù da un palazzo di 20 piani ma tu le spari prima che si sfracelli al suolo. Quindi l’hai uccisa tu e non io

    • Questa è una folle lucida. Secondo me ha fatto tutto lei, perché diversamente avrebbe già fatto il nome di colui che avrebbe finito l opera, ciie6 bruciare la povera Stefania. Ma dico, come si fa anche ad accettare un invito bendata e credere che sua stato tuo marito, ed incamminarsi con un estraneo? Mah forse siamo noi fuori dal mondo

      • Io non ci sarei mai andata su un furgone con uno sconosciuto e per lo più bendata con tutti i matti che girano oggi ma non si riesce a capire come ha fatto ad accettare per caso lo conosceva????????

  7. Buonasera
    @ Sandra
    Mi scuso per avere interpretato male la vicenda. Stà di fatto che a scatenare l’intera vicenda, sia stata la sete di vendetta e l’odio tra le due donne. Se l’amore che unisce due persone, viene improvvisamente a mancare e si cercano altre strade, due persone adulte dovrebbero accettare la cosa. Nulla dura in eterno, tanto meno un matrimonio. Uccidere la rivale in amore, merita una cosa sola. Il carcere a vita. In ogni caso, l’umiliazione esiste per tutte e due le donne. In primis per la moglie ufficiale, che potrebbe sentirsi messa da parte per svariati motivi e stessa cosa per l’amante che potrebbe sentirsi usata, esclusivamente per fare sesso. Una cosa è certa. Quello che è passato per la testa di Chiara è una cosa che conosce esclusivamente lei. E sono certo che per evitare l’ergastolo, il suo avvocato invocherà l’infermità mentale della sua cliente. Siamo il Italia e sappiamo tutti molto bene, come funzioni la giustizia. Buona serata.
    Cordialmente.

  8. Io invece non capisco come mai in tutte queste tribolazioni nessuno menzioni l’unico vero colpevole di questa storia….il MARITO!!!
    Questo gran signore ha tradito la moglie,ha illuso l’amante poi è ritornato sui suoi passi ma evidentemente non del tutto e l’amante illusa per la seconda volta e ferita nell’animo ha pensato bene di avere un chiarimento con sua moglie ahime’degenerato in un omicidio.Se ognuno stesse al suo posto quante tragedie si eviterebbero ma noi non siamo contenti se non ci complichiamo la vita per cui dobbiamo accettarne le conseguenze nel bene e nel male…

  9. In carcere a vita, e ai lavori forzati!!!! È un essere immondo, senza scrupoli e coscenza. Non ha pensato nemmeno ai suoi figli!!!! Per questo motivo, che si vergogni , finché avrà respiro.

  10. Ma questo è un femminicidio? chiedo perché spesso si vuole far passare erroneamente il maschio come un orco ed invece non è proprio così…un omicidio deve avere solo una definizione,altrimenti è discriminazione.

  11. io sono d’accordo , che il marito, e’ stato un infame. Aveva capito che l’amante era una folle possessiva, e, percio’, doveva proteggere la moglie, dal momento che voleva ( il pirla), riallacciare il rapporto con lei.
    Per quanto mi riguarda, Chiara Silvestri, e’ di una cattiveria infinita. Lo si capisce anche dai messaggi telefonici che lascia a Stefano. Gelosa fino alla follia, da voler uccidere , facendo soffrire, una povera donna, che non ha colpe. Tranne quella di aver perdonato, il tradimento, del marito con una vacca piena di ferocia.
    Punto

  12. Per tante situazioni simili in Italia siamo nella cac..che problemi ci sono …? Facciano le analisi ecc e poi la sedia o l’iniezione….x conto mio se dovesse succedere3a me qualcosa io mi arrangio da solo…che avvocati o giudici ecc come ha detto Giovanna nel suo messaggio precedente ..appenderla x i piedi e che banchettino gli animali o qualcosa di simile…..

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