Processo Bossetti, Marita Comi alla gogna “Autopsia” dell’intimità davanti al pubblico

di Enrico Fedocci

Non si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Avrebbe potuto, in quanto familiare dell’imputato.

Sono quasi le 16 di mercoledì 24 febbraio quando Marita Comi fa il suo ingresso in aula al Tribunale di Bergamo, durante il processo al coniuge accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio, 13 anni, di Brembate Sopra, uccisa il 26 novembre del 2010.
Marita abbiamo imparato a conoscerla in questi anni: bella – bellissima! – voce pacata, tratto posato, estremamente elegante nel porgersi, di una signorilità innata. Uno stile non di censo, ma di pancia.

Marita Comi ha subito risposto alle domande della pm Letizia Ruggeri. Domande pronunciate dal magistrato con voce ferma e distaccata. E la moglie dell’uomo accusato del delitto della ragazzina non ha avuto un attimo di esitazione nel dare spiegazioni. Continua a leggere

Carabiniere d’altri tempi inforca bici e arresta ladro in fuga dopo un furto in appartamento

Sono entrati nel cortile di un condominio a Milano, poi hanno provato a forzare alcuni appartamenti. Sono stati i proprietari di uno di questi immobili a lanciare l’allarme al 112. Ma i due spregiudicati malviventi cileni, rispettivamente di 29 e 32 anni d’età, già noti alle forze di polizia per reati contro il patrimonio, hanno provato ad introdursi in altre abitazioni: hanno quindi forzato la porta di una seconda proprietà con un grosso cacciavite e, dopo averla svaligiata, sono fuggiti con i gioielli e i computer di casa.

I due sono stati intercettati all’interno dell’androne da una pattuglia della Compagnia Carabinieri Milano – Duomo, che, mentre accorreva un secondo equipaggio del Nucleo Radiomobile, è riuscita a immobilizzare il primo ladro. Continua a leggere

Truffe ad anziani, arrestata “finta nipote” Finita nella trappola dei carabinieri di Milano

I Carabinieri della Stazione di Porta Garibaldi di Milano hanno arrestato una 20enne romena che, spacciandosi per la nipote di una 85enne, ha cercato di raggirarla con la solita scusa dell’indennizzo per un sinistro stradale.
Venerdì scorso la vittima ha ricevuto un’accorata telefonata da una giovane che ha scambiato per la nipote. La ragazza ha raccontato di essere rimasta coinvolta in un brutto incidente e che se non avesse pagato 5000 euro i Carabinieri le avrebbero ritirato la patente. L’anziana, molto preoccupata, si è attivata immediatamente per reperire la somma. Ma l’orario di chiusura della banca ha impedito di raccimolare interamente la somma.  La trattativa ha subito così un momentaneo arresto; la “nonna” nel frattempo ha contattato la vera nipote. E’ così che è stato scoperto il raggiro. Lunedì mattina la truffatrice ha richiamato la signora che, nel frattempo, avendo percepito l’inganno ha chiesto aiuto ai Carabinieri. Sono stati gli uomini del Luogotenente Egidio Colomba a suggerire all’anziana di “stare al gioco” e di trattenere al telefono la giovane truffatrice con cui era ripresa la trattativa. A dare man forte all’anziana una donna dell’Arma, un Maresciallo, che ha organizzato l’incontro e diretto l’intervento degli altri militari, fornendo loro puntuali indicazioni attraverso un gruppo di messaggistica istantanea approntato per l’occasione.
Così è scattata la trappola. L’anziana era serena perchè i carabinieri della stazione Garibaldi erano accanto a lei. La busta con il “denaro” viene consegnata alla “nipote”, come previsto. A quel punto è scattato l’intervento del maresciallo donna che ha arrestato, aiutata dai colleghi, la romena per truffa.

Rapinato rincorre aggressore e lo fa arrestare Gli aveva strappato la catenina dal collo

Un italiano rapinato in strada ha rincorso il suo aggressore, lo ha bloccato e lo ha fatto arrestare dai carabinieri. E’ successo verso le 3 della notte scorsa in via de’ Pucci a Firenze. L’arrestato è un francese di origine marocchina di 31 anni. Alcuni agenti di pattuglia hanno notato una lite fra tre persone e sono intervenuti. Ricostruita dalla polizia la vicenda, è emerso che il francese aveva strappato dal collo una catena d’oro all’italiano e che poi lo ha rincorso e raggiunto. Il francese per difendere il bottino ha esibito, con minaccia, una bottiglia rotta, quindi c’è stata una colluttazione con spinte e gridi. A dare manforte al rapinato è arrivato anche un amico. Nel frattempo la scena è stata notata dai militari, che sono intervenuti interrompendo lo scontro e arrestando il rapinatore.