Si affaccia alla finestra dell’albergo e spara Carabinieri di Sanremo evitano una strage

L’uomo arrestato dai carabinieri di Sanremo

Si è affacciato al balcone del suo albergo e ha cominciato a sparare all’impazzata contro un’auto ferma ad un semaforo. E’ accaduto ad Arma di Taggia, in provincia di Imperia. A bordo della macchina due fidanzati che solo per un miracolo non sono stati colpiti dai proiettili che hanno perforato la carrozzeria della vettura. Un uomo 43enne di origine francese, residente a Aix en Provence, è stato arrestato dai carabinieri, in provincia di Imperia. I militari di Arma di Taggia, con l’ausilio di una pattuglia della Compagnia di Sanremo, sono arrivati dopo pochi minuti, trovando l’uomo ancora affacciato al balcone… Continua a leggere


Far-west in un bar del lungomare di Sanremo I carabinieri hanno arrestato chi ha sparato

Andrea De Iaco, l’uomo arrestato dai carabinieri della Compagnia di Sanremo

Aveva tentato di uccidere una persona in un bar sul lungomare di Sanremo. Poi era fuggito con un complice. Una sparatoria in mezzo alla gente che stava godendosi una tranquilla giornata di luglio. Ma su quella scena da far-west i carabinieri di Sanremo hanno voluto fare a tutti i costi chiarezza e  hanno arrestato il responsabile.

Tentato omicidio, porto illegale di armi. I fatti: quest’estate seduto tranquillamente ad un tavolino del bar ristorante Decò c’era un 44enne residente nel Milanese. Due uomini con il volto coperto dai caschi sono arrivati all’improvviso e hanno cominciato a colpire la vittima con il calcio della pistola. Vari colpi al viso e poi, uno dei due, ha fatto fuoco. Due colpi sparati che, però, non hanno centrato il bersaglio. Poi la fuga.
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Vigevano, ucciso in mezzo a 500 persone Panico in un pub per un regolamento di conti

Ucciso con un colpo di pistola a bruciapelo, davanti a centinaia di persone, mentre era in un disco-pub di Vigevano. E’ morto così Edmond Shtyefni un albanese di 32 anni da qualche anno in Italia.
Probabilmente un regolamento di conti, ma – ciò che stanno valutando i carabinieri – è il motivo di un omicidio così plateale, in presenza di tanti testimoni, visto che era sufficiente aspettare l’uomo fuori dalla discoteca che è in una zona isolata, proprio a pochi metri dal fiume Ticino. Invece i sicari hanno colpito davanti alla gente che poi è fuggita terrorizzata utilizzando le uscite di sicurezza .
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Ammazzato mentre festeggiava il Capodanno In Piemonte è caccia al romeno assassino

Un uomo è morto la notte scorsa dopo essere stato accoltellato durante una lite scoppiata nel corso dei festeggiamenti di Capodanno. E’ successo a Grugliasco (Torino) alle 4 del mattino davanti a un ristorante cinese. La vittima è un romeno di 27 anni, L.R., in Italia senza fissa dimora, colpito al collo da un’arma da taglio. I carabinieri della compagnia di Rivoli sono arrivati sul posto nel giro di pochi minuti ma non hanno trovato l’aggressore, che si era gia’ dileguato.
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Omicidio Oldani, l’inchiesta è stata archiviata ma suo fratello ora chiede: “Riaprite il caso”

Nella foto Maurizio Oldani, il commercialista ucciso

Picchiato a sangue in mezzo alla strada, a Milano, una notte di giugno di 4 anni fa. Un pestaggio folle e crudele che lo ha ridotto in coma e, dopo due giorni, lo ha portato alla morte su un letto d’ospedale. L’omicidio di Maurizio Oldani, 47 anni, stimato commercialista ed esponente locale del movimento politico “la Margherita”, è ancora oggi un caso irrisolto.
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Uccisa e lasciata su una panchina di Milano Ma l’assassino di Pasqualina è ancora libero

L'identikit dell'assassino

Era il 7 maggio del 2009. Su una panchina di Milano  fu trovata una donna, stesa, senza vita, uccisa da una coltellata. Pasqualina Labarbuta, 37 anni, è stata assassinata e il colpevole è ancora libero. A nulla è servito il coltello di 9 centimetri trovato poco distante con le impronte digitali. A nulla è servito il Dna isolato sul manico dell’arma. Ma la Squadra Mobile della Polizia di Stato di Milano non ha abbandonato le indagini. Dopo due anni e mezzo si cerca ancora un uomo di 35 anni circa, alto un metro e settanta. Una testimone ha raccontato particolari preziosi per tracciare l’identikit, ma nessuno sembra avere riconosciuto in quel disegno l’assassino.
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