Assaltano una villa, una vicina lancia l’allarme Coppia salvata dai carabinieri di Seregno

Il rapinato Gianfranco Camnasio parla con il comandante della Stazione carabinieri di Meda

Stavano rientrando nella loro villa quando sono stati aggrediti da tre banditi armati di pistola.
Sono stati portati in casa, presi in ostaggio e massacrati di botte. E’ accaduto a Meda, un centro poco distante da Monza.
Il proprietario della villa, Gianfranco Camnasio, è stato preso a pugni in faccia, poi, uno degli aggressori, gli ha puntato la pistola in pieno viso, colpendolo più volte con la canna, mentre gli altri due criminali tenevano ferma la fidanzata, stringendole le mani al collo.

Sono stati minuti di terrore, ma proprio le urla delle due vittime hanno attirato l’attenzione di una vicina che ha chiamato i carabinieri. In due minuti una pattuglia della stazione di Meda è arrivata nei pressi della villetta. Continua a leggere



Yara, le indagini viste con gli occhi dell’assassino: “Non mi prenderete mai”

Chissà che cosa pensa? Chissà che cosa  gli passa per la testa mentre guarda in televisione servizi su Yara o legge sul giornale le ultime novità sul caso? Chissà che effetto gli fa vedere i titoli sul delitto, le notizie sui confronti dei Dna? Si sente il fiato degli investigatori sul collo, oppure, proprio perché lui sa che cosa è successo quel 26 novembre del 2010, prima fuori dalla palestra di Brembate Sopra e poi nel campo di Chignolo d’Isola, è tranquillo vedendo i tanti buchi nell’acqua della Procura?

In questo anno in cui mi sono dedicato al delitto di Yara Gambirasio, spesso mi sono fatto questa domanda. L’assassino potrebbe essere della zona, si è detto, e quindi mi sono sorpreso ad immaginarlo mentre cammina, libero ed indisturbato, per le strade del piccolo centro della Bergamasca. E magari, mentre qualcuno parla di quel delitto, chessò, in ufficio, a scuola o addirittura all’oratorio, anche lui potrebbe dire la sua.  Continua a leggere