Bossetti in croce per le frasi sul padre di Yara Ma chi indagava aveva pensato la stessa cosa

IL MURATORE DI MAPELLO IN UDIENZA CRITICA IL PADRE DI YARA PERCHE’ ASSENTE DURANTE LE RICERCHE DELLA FIGLIA. I GIORNALI ATTACCANO BOSSETTI PER LE SUE FRASI. MA AI TEMPI IN TANTI DICEVANO LA STESSA COSA, FORZE DELL’ORDINE COMPRESE.
GLI INVESTIGATORI MISERO “CIMICI” NELLA CASA DELLA FAMIGLIA GAMBIRASIO E DEFINIRONO L’ATTEGGIAMENTO DI FULVIO “ANOMALO”

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

di Enrico Fedocci

Ora mi salteranno tutti addosso. Perché non si può neanche pensare la cosa che sto per scrivere: era novembre del 2010, da Brembate Sopra (Bg) era scomparsa una ragazzina, Yara Gambirasio. Rapita? Uccisa? Allontanata volontariamente?
In quei mesi, prima del ritrovamento del corpo, il mistero era fittissimo. La protezione civile, i carabinieri, la polizia, i volontari. Tutti a cercarla. E noi, i giornalisti, dietro a loro per documentare con le telecamere i grandi sforzi di tutta la comunità per ritrovare la bambina.
Di lei non c’era alcuna notizia, nessun appiglio per orientare le ricerche. Quindi, si cercava a caso, ma in maniera capillare. Dappertutto: case abbandonate, edifici in costruzione, stazioni, prati, boschi, specchi d’acqua. Davvero ovunque. Continua a leggere



Nomine Renzi, Saltalamacchia passa all’Aisi? Dalla nomina a Prefetto non si torna indietro

Matteo Renzi ed Emanuele Saltalamacchia

Matteo Renzi ed Emanuele Saltalamacchia

di Enrico Fedocci Il pezzo pubblicato dal Fatto Quotidiano sull’ipotetica nomina “renziana” del generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia a direttore dell’Aisi è suggestivo, ma non troppo realistico. A parte la data sbagliata sull’uscita definitiva del generale Arturo Esposito dal Servizio Segreto Civile, non tiene conto di alcune sfumature fondamentali che regolano i rapporti all’interno dell’Arma dei carabinieri, ma soprattutto non tiene conto della mentalità di alcuni suoi vertici: la vera carriera, per i carabinieri veri, è all’interno dell’Istituzione, non all’esterno, dove si va solo se non si hanno più possibilità di crescita nei ranghi. Neanche davanti alla prospettiva di maggior… Continua a leggere


Marita Comi, l’ipotesi assurda che le tolgano i figli non è cronaca ma solo un atto di sadismo

DOPO LE DICHIARAZIONI IN AULA DELLA MOGLIE DI MASSIMO BOSSETTI SU NAVIGAZIONI HOT, I GIORNALI EVOCANO SCENARI IRREALI PER FARE NOTIZIA SENZA PENSARE ALLE CONSEGUENZE SUI TRE FIGLI DELLA COPPIA

di Enrico Fedocci
Arrivo in redazione, trovo la mazzetta dei giornali. La mia attenzione è attirata da un settimanale. Una foto a tutta pagina di Marita Comi – stiamo parlando della copertina – e una più piccola di Massimo Bossetti, oltre a un titolo: “Era lei a cercare oscenità sul computer. Rischia grosso la moglie di Bossetti. Le toglieranno i figli?”

Io credo che sia necessario fermarsi un attimo, fare il punto su ciò che sta accadendo a Bergamo e in tutti noi.

La settimana scorsa, durante il suo interrogatorio, Marita Comi si è attribuita la navigazione in siti hard. Peraltro, va precisato che solo ieri i consulenti del Racis hanno dichiarato in aula che non c’è assolutamente prova di navigazione (digitazione umana) in siti pedopornografici nei pc di casa Bossetti. Continua a leggere



Processo Bossetti, Marita Comi alla gogna “Autopsia” dell’intimità davanti al pubblico

di Enrico Fedocci

Non si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Avrebbe potuto, in quanto familiare dell’imputato.

Sono quasi le 16 di mercoledì 24 febbraio quando Marita Comi fa il suo ingresso in aula al Tribunale di Bergamo, durante il processo al coniuge accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio, 13 anni, di Brembate Sopra, uccisa il 26 novembre del 2010.
Marita abbiamo imparato a conoscerla in questi anni: bella – bellissima! – voce pacata, tratto posato, estremamente elegante nel porgersi, di una signorilità innata. Uno stile non di censo, ma di pancia.

Marita Comi ha subito risposto alle domande della pm Letizia Ruggeri. Domande pronunciate dal magistrato con voce ferma e distaccata. E la moglie dell’uomo accusato del delitto della ragazzina non ha avuto un attimo di esitazione nel dare spiegazioni. Continua a leggere



Carabiniere d’altri tempi inforca bici e arresta ladro in fuga dopo un furto in appartamento

Sono entrati nel cortile di un condominio a Milano, poi hanno provato a forzare alcuni appartamenti. Sono stati i proprietari di uno di questi immobili a lanciare l’allarme al 112. Ma i due spregiudicati malviventi cileni, rispettivamente di 29 e 32 anni d’età, già noti alle forze di polizia per reati contro il patrimonio, hanno provato ad introdursi in altre abitazioni: hanno quindi forzato la porta di una seconda proprietà con un grosso cacciavite e, dopo averla svaligiata, sono fuggiti con i gioielli e i computer di casa.

I due sono stati intercettati all’interno dell’androne da una pattuglia della Compagnia Carabinieri Milano – Duomo, che, mentre accorreva un secondo equipaggio del Nucleo Radiomobile, è riuscita a immobilizzare il primo ladro. Continua a leggere



Truffe ad anziani, arrestata “finta nipote” Finita nella trappola dei carabinieri di Milano

I Carabinieri della Stazione di Porta Garibaldi di Milano hanno arrestato una 20enne romena che, spacciandosi per la nipote di una 85enne, ha cercato di raggirarla con la solita scusa dell’indennizzo per un sinistro stradale. Venerdì scorso la vittima ha ricevuto un’accorata telefonata da una giovane che ha scambiato per la nipote. La ragazza ha raccontato di essere rimasta coinvolta in un brutto incidente e che se non avesse pagato 5000 euro i Carabinieri le avrebbero ritirato la patente. L’anziana, molto preoccupata, si è attivata immediatamente per reperire la somma. Ma l’orario di chiusura della banca ha impedito di raccimolare interamente la… Continua a leggere


Rapinato rincorre aggressore e lo fa arrestare Gli aveva strappato la catenina dal collo

Un italiano rapinato in strada ha rincorso il suo aggressore, lo ha bloccato e lo ha fatto arrestare dai carabinieri. E’ successo verso le 3 della notte scorsa in via de’ Pucci a Firenze. L’arrestato è un francese di origine marocchina di 31 anni. Alcuni agenti di pattuglia hanno notato una lite fra tre persone e sono intervenuti. Ricostruita dalla polizia la vicenda, è emerso che il francese aveva strappato dal collo una catena d’oro all’italiano e che poi lo ha rincorso e raggiunto. Il francese per difendere il bottino ha esibito, con minaccia, una bottiglia rotta, quindi c’è stata una colluttazione… Continua a leggere


Mastrangelo lascia la Polizia Locale di Milano Dirigerà una società internazionale

Il comandante Tullio Mastrangelo

Il comandante Tullio Mastrangelo

L’INVESTIGATORE CHE SI E’ DISTINTO NEL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA DELL’EXPO MILANESE E’ STATO CHIAMATO AD OPERARE NEL PRIVATO: “LASCIO, MA IL MIO CUORE RESTA VICINO AI MIEI AMATI GHISA” Lascia poco prima della fine del suo contratto perché corteggiato da tempo da numerose aziende operanti nel mondo della sicurezza. Il Comandante Tullio Mastrangelo ha dato le dimissioni da vertice della Polizia Locale milanese, i “ghisa” come vengono chiamati affettuosamente gli agenti che si occupano della sicurezza dei milanesi. Eravamo abituati a vederlo in prima linea durante i fatti più delicati che hanno colpito la nostra città. Laddove era necessaria la presenza dei suoi… Continua a leggere


Forze dell’Ordine-Stampa insieme a Milano: “Ecco come informare meglio il cittadino”

Forze dell'Ordine-Giornalisti: comunicare insieme

Image 1 of 31

Foto Moira Perruso/UNCI

IL QUESTORE SAVINA : “STAMPA FONDAMENTALE”. IL COLONNELLO CANIO LA GALA: “INFORMARE PER FORMARE. FARE SENZA DIRE DI AVER FATTO EQUIVALE A NON FARE” Il diritto di informare da parte dei giornalisti e quello alla riservatezza da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni, sono stati al centro di un convegno «La comunicazione nei fatti di cronaca:linee guida delle istituzioni, diritto e dovere di informare», a Palazzo Pirelli a Milano, cui hanno partecipato, tra gli altri, il Questore di Milano, Luigi Savina, il comandante provinciale dei carabinieri, Canio Giuseppe La Gala, quello della Gdf, Paolo Kalenda, e il comandante… Continua a leggere


Carabinieri di Milano, 5500 arrestati nel 2015 Col. Canio La Gala illustra i risultati ottenuti

1115mila chiamate ricevute al numero di emergenza, 26670 interventi, 5500 persone arrestate, quasi 100mila servizi di pattuglia, senza contare gli oltre 7mila servizi di carabiniere di quartiree. L’arma del Comando Provinciale di Milano, una delle metropoli più difficili del Paese si racconta attrvarso i numeri del 2015. Il Colonnello Canio La Gala, comandante provinciale dei carabinieri del capoluogo lombardo più che le parole vuole i fatti e, con grafiche alla mano, dà conto del lavoro dei suoi uomini. Furti in appartamento, aggressioni per strada, violenza sulle donne, truffe agli anziani. Ogni singolo reato viene attentamente valutato e punito. – 18,2 per cento di rapine commesse e una diminuzione pari all’11 per cento dei furti in abitazione. Continua a leggere