Milano Marittima, al Pineta una litigata finisce a coltellate: due ragazzi all’ospedale

Un pregiudicato romano di 26 anni, Daniele Mosca, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima intervenuti nella discoteca ‘Pineta’. L’uomo, dopo un diverbio scaturito per un piccolo litigio, ha accoltellato due ragazzi residenti a Reggio Emilia, anche loro venuti a trascorrere il primo maggio in riviera. Secondo la ricostruzione dei fatti, entrambe le vittime, che si trovavano vicino a uno dei bar interni della discoteca, venivano accidentalmente spintonate dall’aggressore che faceva loro cadere in terra le bevande che stavano consumando. Continua a leggere



Uomo in sedia a rotelle tenta una rapina e minaccia con un coltello un’intera famiglia

Ha tentato di rapinare, in sedia a rotelle, un negozio. Ma l’uomo, un tossicodipendente di 52 anni, è stato arrestato e poi rimesso in libertà a causa delle sue condizioni di salute. E’ accaduto alla periferia di Roma. Il 52enne, già noto alle forze dell’ordine, in preda ad una crisi di astinenza è entrato con la sua sedia a rotelle in un negozio di ortofrutta di via Andersen, in zona Torrevecchia, pretendendo 20 euro dal titolare, un egiziano di 30 anni. Continua a leggere



Picchiato e derubato delle scarpe a Genova Ora è caccia ai rapinatori seriali di calzature

Lo hanno picchiato e rapinato: ma l’obiettivo dei criminali non erano portafoglio, denaro, orologio o preziosi. No. I rapinatori volevano le scarpe e solo quelle. E’ la strana rapina avvenuta  a Sampierdarena nel ponente di Genova. Il rapinato è un genovese di 39 anni residente nella zona che è stato avvicinato da due persone con volto travisato che lo hanno colpito con calci e pugni per poi impossessarsi delle sue scarpe griffate.
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Difende una ragazza durante una rapina Accoltellato 27enne nei vicoli di Genova

Un ragazzo cileno di 27 anni è stato accoltellato la notte scorsa nei vicoli del centro storico di Genova per aver tentato di difendere una ragazza a cui due marocchini avevano rubato il telefono cellulare. Il fatto è avvenuto davanti a un bar cuore della movida genovese.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti dell’ufficio prevenzione generale della Questura, che stanno cercando di identificare i due aggressori, il giovane sudamericano è stato colpito da alcuni fendenti alle gambe e all’addome e si trova ora ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale Galliera.
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Assaltano una villa, una vicina lancia l’allarme Coppia salvata dai carabinieri di Seregno

Il rapinato Gianfranco Camnasio parla con il comandante della Stazione carabinieri di Meda

Stavano rientrando nella loro villa quando sono stati aggrediti da tre banditi armati di pistola.
Sono stati portati in casa, presi in ostaggio e massacrati di botte. E’ accaduto a Meda, un centro poco distante da Monza.
Il proprietario della villa, Gianfranco Camnasio, è stato preso a pugni in faccia, poi, uno degli aggressori, gli ha puntato la pistola in pieno viso, colpendolo più volte con la canna, mentre gli altri due criminali tenevano ferma la fidanzata, stringendole le mani al collo.

Sono stati minuti di terrore, ma proprio le urla delle due vittime hanno attirato l’attenzione di una vicina che ha chiamato i carabinieri. In due minuti una pattuglia della stazione di Meda è arrivata nei pressi della villetta. Continua a leggere



Pasqua da incubo per un sedicenne genovese Massacrato di botte e rapinato da 5 romeni

Un ragazzino di 16 anni è stato picchiato e rapinato per strada da cinque romeni che lo hanno immobilizzato e preso a calci e pugni. Il ragazzo, genovese, si trova adesso ricoverato in osservazione al pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Secondo quanto ricostruito dalla polizia il ragazzino stava passando in piazza Di Negro quando è stato avvicinato dai cinque stranieri che lo hanno aggredito nel tentativo di rapinarlo. Continua a leggere



“8mila euro o rubo la bara di tuo figlio” 59enne arrestato per estorsione ad anziana

Gabriele Frezza, l'uomo arrestato per estorsione

Voleva estorcerle dei soldi e per convincerla aveva minacciato di trafugare la tomba del figlio morto. Non si è fermato davanti a nulla un uomo di 59 anni che voleva 8mila euro per la lasciare in pace l’anziana. E’ accaduto a vicino a Pescara. La richiesta di denaro è avvenuta tramite lettera anonima. La signora l’ha aperta e ha finto di accettare il ricatto. Sono stati i carabinieri, coordinati dal maresciallo Donato Agostinelli e dal maresciallo Carmine Farina a gestire il tutto:  la donna nel giorno prefissato si è presentata nel luogo deciso dall’estorsore, poco distante dalla casa dell’anziana, vicino a un cassonetto della spazzatura. Continua a leggere



Minacce e incendi per essere mantenuto 62enne arrestato dai carabinieri di Scandiano

Pretendeva che i suoi due fratelli lo mantenessero e per questo li ha ripetutamente minacciati, arrivando in un caso a dar fuoco alla porta d’ingresso della casa di uno dei congiunti. Protagonista un 62enne che i carabinieri della Tenenza di Scandiano hanno arrestato in flagranza di reato per estorsione continuata e lesioni personali.
Il 62enne si è presentato a casa di uno dei fratelli per ‘riscuotere’, come concordato, 100 euro. Dopo il pagamento, tra i due c’è stata una colluttazione che ha provocato l’intervento dei militari, i quali hanno sequestrato le due banconote da 50 euro provento dell’ estorsione.
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Pedopornografia, arriva software antimaniaco Ora la Polizia ricostruisce il dna delle foto

Un software che consentirà alla polizia di risalire alla foto originale attraverso un processo di analisi pixel per pixel. La polizia di Stato si organizza sempre più per combattere la pedofilia online ricostruendo il dna della istantanea .
Foto di bambini, spesso elaborate per non renderle riconoscibili, che i maniaci si scambiano su siti e newsgroup. E così, per quello che un tempo era un lavoro di mesi, ora gli investigatori potranno risalire alla foto originale attraverso un sistema informatico chiamato Photo Dna. Continua a leggere



Arancia Meccanica sulle prostitute di Piacenza I carabinieri arrestano due stupratori seriali

Si faceva adescare, ma quando arrivavano in una zona isolata saltava fuori il complice e cominciavano le violenze. I carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza hanno arrestato due uomini che da tempo violentavano e seviziavano le prostitute della zona. Ore da incubo, una violenza da Arancia Meccanica per le squillo che erano sottoposte ad ogni tipo di umilazione. Le donne, extracomunitarie, spesso senza permesso di soggiorno, hanno cercato aiuto dai carabinieri del capoluogo emiliano che le hanno assistite, le hanno confortate e le hanno convinte a presentare denuncia. La delicatissima attività degli investigatori ha fatto sì che si potesse organizzare una trappola per i due criminali che ora sono stati arrestati. Continua a leggere