Il Col. Paolo Rota Gelpi lascia la Benemerita Ferito in servizio, fu decorato al valor militare

UNO DEI POCHISSIMI DECORATI AL VALOR MILITARE SALUTA L’UNIFORME DOPO UNA VITA AL SERVIZIO DEL PAESE: “L’ARMA MI HA DATO TANTISSIMO, AVRO’ NOSTALGIA DELLA CASERMA E DEI MIEI COLLEGHI”

Il generale Teo Luzi saluta e ringrazia il colonnello Paolo Rota Gelpi

di Enrico Fedocci

Una vaga somiglianza con Paolo Conte, il tratto sobrio, un mezzo sorriso imbarazzato costantemente sul suo viso  e una signorilità rara, accompagnata dalla competenza, dalla professionalità, dal buon cuore, ma soprattutto dal coraggio. Il colonnello Paolo Rota Gelpi ha lasciato l’Arma dei carabinieri dopo 42 anni di carriera. Il saluto alla presenza dei colleghi, dei superiori, della stampa in una sala della Legione Carabinieri Lombardia. Sciarpa, sciabola, in uniforme, accanto a sè la moglie Graziella e la figlia LaraContinua a leggere

Mani Pulite, la ricostruzione “falsa” di Di Pietro Intervistato, l’ex pm si prende meriti non suoi

    Antonio Di Pietro

di Enrico Fedocci

Sono passati 25 anni dal 17 febbraio 1992. Giorno in cui fu arrestato Mario Chiesa nell’ambito di uno scambio di mazzette. A far deflagrare il caso, Luca Magni, un piccolo imprenditore che aveva avuto la richiesta di denaro da parte di Mario Chiesa, ai tempi presidente del Pio Albergo Trivulzio. Un incarico frutto della spartizione politica. Continua a leggere

Alessandro Marangoni lascia il servizio attivo Milano ringrazia il “Prefetto galantuomo”

Il prefetto di Milano Alessandro Marangoni

di Enrico Fedocci

FIGLIO DI UN CARABINIERE, UNA VITA A SERVIZIO DELLO STATO CONTRO MAFIA, TERRORISMO, MALAFFARE
La divisa da cadetto dell’Accademia di polizia l’ha indossata a 21 anni. Ai tempi gli agenti si chiamavano “Guardie di Pubblica Sicurezza”, avevano le stellette sul bavero della giacca ed erano militari. Alessandro Marangoni di incarichi delicati con quella divisa ne ha ricoperti tantissimi, prima e dopo la riforma di polizia del 1981 che ha riorganizzato il Corpo.  Tra i vari, a Brescia, durante il terrorismo, a Verona, a Napoli, a Torino, a Roma come Capo Centro della Direzione investigativa Antimafia, poi Questore di Gorizia, Padova, Palermo, in prima linea contro la mafia, Milano dove gli agenti da lui coordinati hanno assestato non pochi colpi nei confronti della criminalità organizzata dei colletti bianchi, degli appalti e delle mazzette. Continua a leggere

Ex generale dei Cc, professione imputato Il calvario di Mori, bersaglio della “giustizia”

Il generale Mario Mori e il giornalista Giovanni Maria Jacobazzi prima di un dibattito al Palazzo della Regione Lombardia.

di Giovanni Maria Jacobazzi *

Il 15 gennaio del 1993 veniva catturato a Palermo il capo di Cosa nostra Salvatore Riina. L’arresto venne eseguito dal Ros, il Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri, di cui Mario Mori, allora colonnello, era il vice comandante.

Da quel giorno è iniziato per Mori un carosello giudiziario che, a memoria, non ha molti precedenti. Da eroe nella lotta alla mafia a servitore infedele dello Stato, sospettato di avere tessuto la trama della trattativa con i sanguinari boss corleonesi, per mezzo di don Vito Ciancimino. Continua a leggere

Del Sette, ancora un anno alla guida dell’Arma, killeraggio mediatico fallisce il suo obiettivo

Il generale Tullio Del Sette, Comandante Generale dell’Arma dei carabinieri

di Enrico Fedocci

La notizia della riconferma del generale Tullio Del Sette alla guida dell’Arma dei carabinieri fino al 15 gennaio del 2018 riconcilia la realtà delle cose con la verità dei fatti.
Alla fine del mese scorso era apparsa fin da subito molto sospetta la violenta – ma forse bisognerebbe usare il superlativo violentissima – campagna mediatica che coinvolgeva il Comandante Generale della Benemerita e che lasciava intravedere bersagli ancora più in primo piano come l’ex premier Matteo Renzi ed il suo più stretto collaboratore, il ministro Luca Lotti: si trattava di notizie ancora tutte da verificare, ma che avevano, per ragione di applicazione della legge, portato all’iscrizione nel registro degli indagati del generale Del Sette, sulla base di informazioni riferite. 
Continua a leggere

Ha 109 anni il carabiniere più anziano d’Italia: “Io e l’Arma siamo invecchiati insieme”

Il sottotenente Andrea Lattari circondato dai colleghi che lo festeggiano e dal sindaco

di Enrico Fedocci

Quando lui nacque l’Arma dei carabinieri non aveva neanche compiuto 100 anni. Andrea Lattari è il carabiniere più anziano d’Italia, abita a Desenzano (Brescia) e nella Benemerita è una vera celebrità.  
Ha compiuto 109 anni, è nato a Palermo il 10 gennaio del 1908, e ha indossato la gloriosa divisa dell’Arma combattendo nella Campagna d’Africa e sulle navi militari durante la Seconda Guerra Mondiale. Continua a leggere

Il generale Vincenzo Coppola lascia il Nord Italia Comanderà le Unità Mobili e Speciali dell’Arma

Il generale Vincenzo Coppola passa in rassegna i carabinieri schierati

Il generale Vincenzo Coppola passa in rassegna i carabinieri schierati

di Enrico Fedocci
Ha comandato i Carabinieri del Nord-Ovest d’Italia negli ultimi due anni e ora è stato destinato a coordinare l’altrettanto delicato lavoro dei Carabinieri della “Palidoro”, il Comando delle Unità Mobili e Specializzate della Benemerita che comprende – tra le varie specialità – i Ris, Reparti Investigazioni Scientifiche disseminati su tutto il territorio nazionale e gli investigatori del Ros, Raggruppamento Operativo Speciale, fiore all’occhiello dell’Arma dei Carabinieri.

Il Generale di Corpo d’Armata Vincenzo Coppola lascia il Comando Interregionale “Pastrengo” di Milano per volare a Roma dove lo attendono nuove sfide. Il reparto del Nord retto da Coppola negli ultimi due anni fu guidato anche dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa negli anni del terrorismo e ha competenza su quattro regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Continua a leggere

Terremoto, le vittime tra le forze dell’ordine Lutto anche per carabinieri e polizia di Stato

Il maresciallo dei carabinieri Giampaolo Pace

Il maresciallo dei carabinieri Giampaolo Pace

di Enrico Fedocci
Era andato a trovare i genitori, è morto sotto le macerie della casa di famiglia. Il maresciallo dei carabinieri Giampaolo Pace viveva a L’aquila, ed è morto ad Accumoli, uno dei paesi più colpiti dal terremoto. Il militare dell’Arma, 43 anni, era un investigatore di primo piano e prestava servizio al nucleo investigativo del capoluogo abruzzese. Ma in passato si era fatto apprezzare per la lotta alla criminalità nel difficile quartiere Rancitelli di Pescara. Continua a leggere

Medaglia d’Argento a due valorosi carabinieri Salvarono una ragazza dalle fiamme dell’auto

Il Brigadiere Capo Danilo Certini durante la consegna della medaglia con la moglie e i figli


di Enrico Fedocci

Decorati con la medaglia d’argento al valor civile per aver salvato una ragazza dalle fiamme e aver tentato di estrarne altre tre dall’auto che stava per esplodere.
Sono passati 30 anni ma nessuno ha mai dimenticato quei due carabinieri, Danilo Certini e Domenico Amenduni, per il coraggio dimostrato il 25 maggio 1986 quando stavano andando a passare qualche ora di tempo libero in riviera romagnola. Loro, che prestavano servizio alla Stazione Carabinieri di Bagnacavallo, Ravenna, avevano lavorato tutto il giorno. Erano in auto e proprio davanti a loro un’altra automobile, una Citroen Pallas, dopo un impatto violentissimo prese fuoco. A bordo cinque ragazze: tre morirono sul colpo, le altre due furono estratte dal mezzo avvolto dalle fiamme, proprio qualche istante prima che esplodesse, dai due coraggiosi carabinieri. Continua a leggere

Champions League: tutto ha funzionato bene Ministro Alfano ringrazia le forze dell’Ordine

o

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ringrazia il colonnello Canio Giuseppe La Gala alla presenza del prefetto di Milano, Alessandro Marangoni. A destra il questore De Iesu

Un incontro per fare il bilancio sui servizi di sicurezza e ordine pubblico nell’ambito della finale di Champions Leaque e dell’esercitazione anti terrorismo denominata Metropolis 2016. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha voluto incontrare il prefetto Alessandro Marangoni oltre ai responsabili della forze dell’ordine milanese, il questore Antonio De Iesu, il colonnello Canio Giuseppe La Gala, il generale della Guardia di Finanza Paolo Kalenda. Continua a leggere