Una lite banale, tra due persone che hanno scelto di convivere solo per dividere le spese. Una lite di soldi o forse sulla proprietà di alcuni piccoli oggetti. E’ stato un attimo, poi il raptus. Siamo a Bagnacavallo, nel Ravennate. Patrizia Pisella, 43 anni, ha colpito mortalmente con dei fendenti il convivente, Paolo Nerini di 51 anni. Ora è carcere a Forlì, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. E’ accusata di omicidio. Tutto è iniziato a tarda sera nella centralissima via Farini,nella casa di proprietà dell’uomo. La lite, una di quelle che secondo i vicini andavano avanti da un po’ di tempo, è sfociata nel dramma: prima un coccio di vetro di un quadro caduto durante la colluttazione, poi anche un coltello. Nerini è stato colpito all’addome e al collo.
A dare l’allarme è stato lui stesso. E’ uscito di casa, sanguinante, ha suonato i campanelli dei vicini per chiedere aiuto. Lei lo ha seguito all’esterno. Quando polizia e 118 sono arrivati, pare che gli animi fossero ancora accesi. Nerini è stato soccorso, ma ha subito tre arresti cardiaci. Inutile l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto nella notte. E’ morto poco prima delle cinque del mattino. Anche la donna, di Palermo ma residente a Cortazzone (Asti), è stata portata in ospedale per essere medicata per alcune escoriazioni, poi è stata portata in commissariato a Lugo, dove ha fatto le prime ammissioni.
L’udienza di convalida dell’arresto si è tenuta poco fa. La polizia (oltre al personale del commissariato di Lugo, anche la squadra mobile di Ravenna e la scientifica) lavora per mettere a fuoco l’esatta dinamica dell’aggressione e il movente. Una lite per le spese o forse, una discussione su un oggetto di famiglia dell’uomo sparito da casa. La convivenza tra i due (lui ragioniere contabile di una ditta, lei saltuariamente donna delle pulizie) andava avanti da qualche tempo ma nell’ultimo periodo era sempre più burrascosa.