Ha voluto incontrarlo personalmente, per complimentarsi con lui. Il generale di divisione Angelo Agovino ieri ha incontrato nel suo ufficio, al Comando Legione Lazio, Eusepio Di Summa, il carabiniere eroe che poche ore prima aveva salvato una turista americana di 23 anni che, dopo aver scavalcato il parapetto, si era gettata dal Ponte Garibaldi nel fiume Tevere, a Roma.Un gesto di cui si ignorano ancora le motivazioni, ma che non ha portato alla morte della ragazza solo grazie all’intervento generoso e coraggioso del carabiniere del Nucleo Radiomobile della Capitale che passava di lì per caso, mentre era libero dal servizio. Il militare non ha avuto un attimo di esitazione: ingegnandosi, levandosi la cintura dei pantaloni, ed usandola come un gancio, è riuscito ad agganciare la ragazza, impedendo alla corrente di risucchiarla nelle acque limacciose del fiume. A quel punto, anche grazie all’intervento di altre pattuglie, la giovane è stata portata sulla terraferma, dove i militari hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’intervento del 118. Il generale Angelo Agovino, quindi, si è soffermato a lungo con il militare eroe.
Un gesto di coraggio, dal sapore antico, da copertina della Domenica del Corriere, che va ad aggiungersi ai tanti esempi di altruismo collezionati dall’Arma in oltre due secoli di storia.
E proprio la stretta di mano tra il generale e il carabiniere (che ci mostra la foto a corredo di questo articolo) sintetizza il plauso di tutta l’Arma al gesto spontaneo ed efficace di Di Summa.