“Era un impegno morale che avevamo preso con i familiari della vittima e con i romani”.
E’ quanto ha dichiarato il generale Angelo Agovino, Comandante della Legione dei carabinieri del Lazio dopo il fermo del presunto omicida del gioielliere Giancarlo Nocchia.
“E’ un risultato – prosegue il generale Agovino – che è il frutto di una perfetta sinergia tra la Procura della Repubblica di Roma e i Reparti investigativi dell’Arma, reso possibile da un apparato organizzativo di eccellenza e dal sacrificio di uomini che per quattro giorni e quattro notti hanno tralasciato famiglie e riposo, per dare risposta ad un delitto odioso che aveva scosso le coscienze ed allarmato i cittadini ”.
IL FATTO
I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma sabato sera avevano fermato un uomo di 32 anni, italiano, originario di Napoli, ritenuto responsabile della rapina e dell’omicidio del gioielliere Giancarlo Nocchia avvenuto il 15 luglio scorso in via dei Gracchi a Roma.
L’uomo, che è stato bloccato a bordo di un treno, era armato di pistola e aveva con sé un borsone contenente la refurtiva portata via durante il colpo alla gioielleria.