Pistola in pugno, a volto scoperto, è entrato in una banca di Legnano, poi ha immobilizzato il direttore della filiale della “Commercio e Industria” e i dipendenti con delle fascette per i cavi elettrici, in attesa che la cassaforte temporizzata si aprisse: 35 minuti di terrore per gli ostaggi. Freddo, determinato, pronto a tutto, pur di portare a compimento la rapina ha puntato una calibro 37 alla tempia del direttore. Ma l’uomo è stato notato da un passante che ha avvisato i carabinieri della Compagnia di Legnano.
Pochi minuti e le pattuglie del Nucleo Radiomobile sono intervenute, circondando la banca e facendo irruzione grazie a un dipendente che, nel frattempo, aveva sbloccato la porta di accesso alla filiale, salvando così gli ostaggi ed arrestando il bandito.
I carabinieri della Compagnia di Legnano, coordinati dal capitano Michela Pagliara, hanno poi accertato che il criminale, Marco Bisazza, 36 anni, pregiudicato di Messina, era specializzato nelle rapine agli istituti di credito e, dopo averlo interrogato, lo hanno portato in carcere. Per i dipendenti della banca un grande spavento, ma nessun ferito grazie all’intervento tempestivo dei militari di Legnano. L’accusa per l’uomo è di tentata rapina aggravata, sequestro di persona e porto illegale d’arma da fuoco.