Cadavere senza nome trovato in un torrente Carabinieri di Sanremo indagano sul mistero

La foto del cadavere diffusa su ordine della Procura di Sanremo

1.70 di altezza, 70 chili circa di peso. Razza bianca, di sesso maschile, corporatura media. Età, tra i 25 e i 30 anni. E’ la descrizione fisica dell’uomo trovato senza vita a Taggia, in provincia di Imperia, il 27 aprile scorso dai carabinieri di Sanremo. Da giorni era immerso nell’acqua del torrente Argentina. Indossava pantaloni marroni, una maglietta beige, un giubbotto nero con la scritta Skorpion, scarpe da ginnastica New Balance e una collanina. Sul corpo i segni della decomposizione. Il cadavere senza nome sta diventando un mistero da svelare e gli uomini dell’Arma, coordinati dal comandante della Compagnia di Sanremo, stanno tentando di capire che cosa è accaduto a quel ragazzo. Non aveva documenti, nessuno in zona ha denunciato la scomparsa di una persona con queste caratteristiche somatiche. L’ipotesi è che il giovane possa avere avuto un incidente sul lavoro, precipitando da una altezza di almeno 10 metri. E poi che il cadavere sia stato occultato da qualcuno, forse perché il giovane lavorava in nero in qualche cantiere. Il medico legale, dottor Francesco Traditi, ha rilevato due traumi da caduta.

La scarpa indossata dal giovane

Uno, il primo, che avrebbe causato il decesso e un secondo, post mortem, forse nel momento in cui qualcuno tentava di far sparire il cadavere e allontanare così da sè un’indagine scomoda. La corrente del fiume potrebbe avere trasportato il corpo per centinaia di chilometri e non si esclude che l’uomo possa essere stato buttato in acqua in Piemonte o addirittura oltre confine, in Francia.

La collanina indossata dal giovane

Il magistrato, dottoressa Paola Marrali, ha quindi autorizzato la diffusione di una rielaborazione al computer del viso del ragazzo proprio per facilitare il riconoscimento. Chiunque avesse informazioni utili alla soluzione di questo giallo deve contattare la Procura della Repubblica o i carabinieri di Sanremo.
Enrico Fedocci

IL SERVIZIO