Correggio e Civitavecchia, ancora due donne uccise. Nel Napoletano un uomo tenta di sfregiare la moglie con l’acido

Non c’è giorno che la cronaca non racconti fatti di sangue in cui le donne sono vittime di uomini, nella maggior parte dei casi mariti, ex coniugi, compagni, fidanzati lasciati che non accettano la fine di una relazione o il desiderio di indipendenza e di emanciapazione di chi sta loro accanto: nelle ultime ore ancora due donne uccise, a Correggio, nel reggiano, e a civitavecchia, in provincia di Roma. Daniela Coman, 48 anni, impiegata di origini rumene era residente a Sassuolo, in provincia di Modena, ma mercoledì sera è stata trovata morta a Prato di Correggio nella casa del compagno. Sospettato di averla uccisa Peter Pancaldi italiano con il quale da poco tempo aveva cominciato una relazione sentimentale. I carabinieri lo hanno fermato in stato di alterazione forse dovuta a droghe a bordo dell’auto della vittima e dopo un interrogatorio in cui aveva deciso di non rispondere è stato arrestato e portato in carcere con l’accusa di omicidio volontario. a dare l’allarme erano stati la sorella e l’ex compagno della vittima, con il quale aveva un figlio e con cui era rimasta in buoni rapporti, preoccupati perché Daniela non dava più notizie di sé. Teodora kamenova, 47 anni, bulgara, invece, è stata trovata senza vita nell’androne del condominio in cui viveva a Civitavecchia. Ad ucciderla con tre coltellate, secondo da quanto lui stesso raccontato ai carabinieri, Josè German Valera, venezuelano, 54 anni che in passato era stato destinatario di un divieto di avvicinamento alla donna dopo che la 54enne lo aveva denunciato. A Castellamare di stabia, in provincia di Napoli, un 55enne ha tentato di sfregiare la moglie con l’acido, mentre erano nel loro negozio di alimentari. Per fortuna il liquido ha provocato solo leggere ustioni al collo e al piede, ma nessun danno permanente. Tuttavia la donna è stata ricoverata in codice rosse per le botte ricevute. Il 55enne è stato arrestato dai carabinieri