I CC DEL COMANDO PROVINCIALE DI IMPERIA LO HANNO INCASTRATO
Aveva trasformato la propria azienda agricola in un vero e proprio centro di produzione di marijuana. Così un 43 enne di Ospedaletti, sfruttando le proprie conoscenze in campo agrario in quanto coltivatore diretto, aveva deciso da alcuni mesi di far fronte al periodo di crisi che da diverso tempo ha interessato il settore florovivaistico della zona. Nel terreno di proprietà di circa 4 ettari, in località Strada Costa Martina di Ospedaletti (IM), aveva allestito parte in una serra e parte mimetizzata tra la vegetazione circostanze, una piantagione di cannabis sativa ed indica che si estendeva per più di un ettaro.
Ma l’uomo non aveva fatto i conti con i Carabinieri della Stazione di Ospedaletti e del Nucleo Operativo che da diverso tempo stanno monitorando il territorio proprio alla ricerca di coltivazioni di canapa indiana.
In questi giorni la svolta. I militari, fingendosi turisti alla scoperta delle bellezze dell’entroterra, armati di binocolo e zaino, si sono arrampicati percorrendo i sentieri che si stendono sulle alture alle spalle della città ed hanno individuato, nascoste tra la vegetazione tipica della macchia mediterranea ed in alcune serre che all’apparenza sembravano abbandonate, centinaia di piante di “maria”.
Questa mattina alle prime luci dell’alba i Carabinieri hanno deciso di far scattare il blitz. Si sono nascosti lungo la strada che porta al terreno ed hanno atteso diverse ore, fino a quando la loro pazienza è stata ripagata. A piedi, intorno alle 09.00, è arrivato A.D., proprietario del terreno, residente poco più valle, che, dopo aver aperto una baracca in lamiera che dista pochi metri dal terreno oggetto di attenzione, si è diretto verso le serre che custodivano il “prezioso raccolto”. Una volta dentro ha controllato la crescita e a quel punto sono intervenuti gli uomini dell’Arma che lo hanno bloccato. A.D. non ha opposto resistenza e si è lasciato ammanettare.
La successiva perquisizione estesa a tutto il terreno ha permesso di scoprire un’azienda agricola, prima destinata alla produzione di piante e fiori, convertita totalmente alla coltivazione della cannabis: in una serra sono state trovate circa 500 piante di cannabis tutte innaffiate da un sistema di irrigazione automatico; su una serie di terrazzamenti coltivati verso valle sono state rinvenute altre 300 piante sia invasate che interrate, mimetizzate tra la vegetazione ed impossibile da individuare dall’alto; una baracca fungeva da laboratorio per lo stoccaggio delle piante mature, per il taglio delle foglie e dei fiori; un’altra serviva come essiccatoio delle foglie e dei fiori tagliati; una terza come luogo di confezionamento, in buste sotto vuoto, dello stupefacente.
In tutto sono state sequestrate 800 piante, 40 kg di marijuana già pronta per essere smerciata e 1100 euro in contanti.
Si stima che la sostanza sequestrata avrebbe potuto fruttare dai 100mila ai 400mila euro.
L’uomo, arrestato con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, è stato tradotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari.
Questa mattina il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere in attesa del processo che si celebrerà giovedì 09 ottobre 2014.
Sono in corso le indagini per accertare se altre persone siano coinvolte nell’attività illecita e su quale mercato veniva smerciato lo stupefacente.