Piccolo Tommy, rifiuti nel luogo della morte Ancora un oltraggio alla sua memoria

di Enrico Fedocci
E’ accaduto di nuovo: rifiuti proprio davanti alla lapide del piccolo Tommy, il monumento eretto dagli investigatori come ricordo, dopo la soluzione del caso del bambino rapito e poi ucciso da Mario Alessi durante un tentativo maldestro di sequestro di persona.
Ora in carcere i tre responsabili del delitto, Alessi, la moglie e un complice, ma nel luogo in cui il piccolo fu massacrato, poco distante dalla sua casa di Casalbaroncolo, qualcuno ha di nuovo oltraggiato la  memoria di questo bambino sfortunato. Di nuovo, perché già lo scorso anno, era il 24 agosto del 2013, ignoti avevano lasciato accanto alla lapide rifiuti di ogni genere. Paola Onofri aveva chiesto aiuto dai nostri microfoni perché questa mancanza di rispetto finisse e il luogo non venisse considerato una sorta di discarica abusiva. La notizia aveva provocato la reazione della gente e delle autorità. Il luogo fu ripulito pochi giorni dopo con l’aiuto di volontari.
Le foto che pubblichiamo mostrano in maniera chiara ed inequivocabile la rinnovata mancanza di rispetto di qualcuno.
Paola Pellinghelli durante l’intervista che ci ha rilasciato ha commentato: “Non se ne può più, qualcuno mi dia una mano. Le autorità del Comune di Parma mi sono sempre state vicine e anche loro non possono fare i miracoli. Ora mi rivolgo alla gente: basterebbe un po’ di senso civico. In generale non si lasciano rifiuti per la strada. In questo caso, poi, è una ulteriore mancanza di rispetto, perché questo è il luogo in cui è stato ucciso mio figlio. E’ un luogo magico, per me e per altri. Insudiciare questo luogo è come uccidere Tommy una seconda volta