Anziana soffocata a Torino, è stato un vicino Una questione di soldi il movente del delitto

E’ durato poche ore il mistero sulla morte di Anna Cappilli, la pensionata di 81 anni trovata morta in casa, a Torino, soffocata con un fazzoletto. A ucciderla è stato l’uomo della porta accanto, Angelo Mormina, 45 anni, il vicino con il quale l’anziana aveva avuto discussioni sulla riscossione degli affitti e delle quote condominiali.
L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri e ha confessato davanti al pm Livia Locci. Mormina – hanno accertato gli investigatori – non pagava la sua quota da diversi mesi e aveva avuto contrasti con la vicina di casa, che da 30 anni, a titolo volontario, raccoglieva le somme da versare mensilmente al proprietario e amministratore del condominio.

Quest’ultimo, di recente, aveva esentato l’anziana dal compito di raccogliere la quota del vicino di pianerottolo proprio a causa delle discussioni che erano nate con lui. Tuttavia, i diverbi sono proseguiti e sono sfociati in una nuova discussione, nel pomeriggio di ieri, giornata in cui Anna Cappilli, panettiera in pensione che viveva da sola da 13 anni dopo la morte del marito, avrebbe dovuto raccogliere nuovamente la quota degli affitti dei condomini.

Secondo il racconto di Mormina, i due hanno cominciato a litigare sul pianerottolo. Lui ha colpito la vicina con pugni al viso e poi le ha messo il fazzoletto in gola, soffocandola. Ha quindi rovistato nei cassetti dell’appartamento della donna alla ricerca della somma raccolta per il pagamento degli affitti, circa 2mila euro. I contanti, però, erano stati accuratamente nascosti dalla pensionata. L’uomo ha trovato solo un assegno (che ha strappato e lasciato vicino al corpo della vittima) e il suo portafogli, che è stato trovato vuoto.

Per questa ragione il pm Livia Locci gli ha contestato anche il reato di rapina. Mormina stava per andare a vivere altrove, in una casa di edilizia residenziale pubblica. Dopo l’omicidio si era recato nel nuovo appartamento, assegnatogli dall’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino, per effettuare alcuni lavori di manutenzione. Era tornato solo in serata, quando i Carabinieri l’hanno individuato e interrogato. Gli investigatori non hanno avuto alcun dubbio quando hanno visto i segni che aveva sulle mani, che erano compatibili con le ecchimosi sul volto della vittima.