L’idea venne a Ronald Reagan, nel 1983, e si festeggia il venerdì precedente alla festa della mamma. Si tratta di una giornata dedicata ai coniugi dei militari. Nel secolo scorso avremmo parlato di festa delle mogli di chi indossa l’Uniforme. Ora che le stellette le portano sia uomini che donne, bisogna cambiare nome, ma il concetto è sempre lo stesso. Già, perché spesso e volentieri, dietro ad Uniformi sempre in ordine, dietro a sacche militari che si riempiono e si svuotano per poter consentire al militare – uomo o donna che sia – di viaggiare da una parte all’altra del Paese o del mondo ci deve essere qualcuno che sostiene questa vera e propria missione di darsi agli altri, anche a costo della vita. Giorni e mesi passati da soli senza poter condividere con il coniuge i problemi quotidiani della famiglia. E’ per questo che è nata questa festa. Per ringraziare chi, pur non indossando l’Uniforme, contribuisce ad agevolare il delicatissimo lavoro di Istituzioni radicate sul territorio e al servizio del cittadino.
Buona festa a mogli e mariti dei militari, quindi.
E grazie per il loro sacrificio silenzioso.