Ma ora la ragazzina voleva rompere quel patto e voleva rientrare nella sua famiglia di origine. Questo “inaccettabile” ripensamento ha fatto accendere la lite di ieri visto che “il marito” ed il suocero non ci stavano proprio a “perderla” ed erano andati a riprendersela. I Carabinieri intervenuti, dopo aver placato gli animi hanno ricostruito la vicenda ed hanno accertato che la famiglia acquisita, costringeva la minore a rubare nella Capitale a bordo dei mezzi pubblici o nelle vie del centro di Roma, con guadagni molto alti che però doveva consegnare alla famiglia del marito.
Insomma la ragazzina, ipotizzano i Carabinieri, era in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a rubare, sfruttandola, considerandola un oggetto di loro proprietà. Per questo motivo i Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno sottoposto a fermo di p.g. i due uomini per riduzione in schiavitù ed hanno accompagnato la ragazza in una comunità di accoglienza su disposizione del Tribunale per i Minorenni.