Coinvolti nel giro di informazioni vendute, anche altri due carabinieri in servizio alla Compagnia di Mogoro per cui è stato disposto l’obbligo di dimora.
Un’indagine cominciata a settembre su iniziativa della stessa Arma dei Carabinieri, insospettita dall’eccessivo carico di richieste provenienti dal sistema digitale di indagine assegnato al comando sardo, anche a fronte degli scarsi risultati investigativi. Altro che rapine, furti o omicidi: le informazioni servivano per vicende che riguardavano questioni di tradimenti e cause di separazione o divorzio di clienti delle agenzie.
Qualche militare avrebbe utilizzato il sistema investigativo anche per violare la privacy di fidanzate e mogli, la presenza delle stesse in alberghi con questo o quell’uomo. Accessi non autorizzati sarebbero stati fatti anche per verificare il traffico telefonico e gli sms in uscita e in entrata sui cellulari delle donne.
Ora i tre arrestati rischiano, oltre a una pesante condanna, di essere cacciati dall’Arma.
Enrico Fedocci