Arsa viva perché voleva vivere all’occidentale Il silenzio dei media davanti alla sua tragedia

di Enrico Fedocci

Questa bella e brava ragazza indiana, proprio in queste ore, è ricoverata al Centro Grandi ustionati di Genova dopo che quel campione del marito le avrebbe cosparso viso e corpo con una sostanza infiammabile, diavolina liquida, per poi darle fuoco. Almeno è quanto sostengono i carabinieri e decine di testimoni che hanno soccorso la ragazza e visto il marito accanirsi su di lei. Mi sarei aspettato di vedere più di una troupe oggi a Dello, provincia di Brescia, invece eravamo quattro giornalisti in croce. Questione di priorità, si è detto. Lo scenario internazionale ruba spazio in scaletta e sui giornali. Io so solo che sono andato a casa del fratello della giovane, 26 anni e due figli che hanno visto tutto ciò che è accaduto alla loro mamma. Io so solo che il fratello aveva il nodo in gola, mentre parlava di lei. Orgoglioso mi ha mostrato il diploma di ragioneria conquistato – lei straniera – con grande fatica. Un diploma che il padre conserva incorniciato in casa. Segno di integrazione e degli sforzi fatti dal padre e dal fratello per far studiare le piccole di casa, lei e una sorella. Io so solo che – ci sarà pure lo scenario internazionale che non va dimenticato – ma io oggi non riesco a pensare ad altro che a lei, sfregiata perché voleva vivere secondo i costumi del Paese che l’ha accolta. Ahh, questa bella e brava ragazza si chiama Parvinder, un nome non facile che io non dimenticherò.

IL SERVIZIO ANDATO IN ONDA NEI TG MEDIASET

14 risposte a “Arsa viva perché voleva vivere all’occidentale Il silenzio dei media davanti alla sua tragedia

  1. Purtroppo quando il gap culturale è profondo,ci saranno sempre,purtroppo martiri innocenti per il ritorno(spero) dell’illuminismo firmato 2015.

  2. bisognerebbe istituire dei crisi seri di diritti e doveri per stranieri come fanno negli USA.
    E, Soprattutto, la certezza della pena….molte persone di qualsiasi etnia, nessuna esclusa, se ne fregano delle istituzioni italiane perchè loro stesse glielo permettono….certo fino a quando avremo dei politici che pretendono la” botte piena e la moglie ubriaca ” la situazione potrà solo che peggiorare…. forza Parvinter combatti per i tuoi bimbi

  3. Ho una serie di idee su come trattare il marito ( se così si può ancora chiamare ) di questa povera ragazza, le mando tanti tanti auguri di pronta guarigione !!! all ‘essere che l’ha ridota così auguro il peggio possibile !

  4. Se solo tutte le donne islamiche si ribellassero al medioevo in cui sono costrette a vivere a causa dei loro mariti, padri, fratelli, probabilmente terminerebbe questo enorme differenza tra il loro modo di vivere ed il nostro e quasi certamente non ci sarebbero più casi come quello di Parigi.

    Chissà forse un giorno…

  5. NON CI SONO PAROLE ………. PROBABILMENTE IL TEMPO (I MILLENNI !) SONO PASSATI SOLO PER L’OCCIDENTE E’ INCREDIBILE………

  6. @Marco qui la religione non centra un bel nulla, forse è il caso di rileggere, più attentamente, l’articolo.

    La mia profonda solidarietà va alla ragazza, madre dei due bambini e ai familiari che le stanno accanto.

  7. L’arretratezza il maschilismo la gelosia e l’egoismo degli uomini deve essere superato!!! Non ci sono scuse nè parole adatte per questo scempio. Solidarietà e affetto a te Parvinter dalle donne di tutta Italia

  8. Legge del taglione su tutti i fronti, oppure darlo in pasto alla famiglia della vittima.

    alle donne conviene diventare lesbiche o asessuate a sto punto….

  9. Se solo tutte le donne islamiche, i loro mariti, i figli, i padri, le madri, i fratelli, nonni e nonne restassero al loro paese di nascita “sicuramente” terminerebbe questo enorme disagio dato dalla loro presenza sul nostro territorio e risolverebbe il problema, che qualcuno vede, dato dalla differenza tra il loro modo di vivere ed il nostro e quasi certamente non ci sarebbero più casi come quello di Parigi.

    Chissà forse un giorno…

  10. Buonasera.
    Caro Fedocci, i media c’entrano poco. E’ la politica che dovrebbe inasprire le pene per comportamenti del genere. Il problema è molto semplice. Quando c’è da crocifiggere un Italiano, i nostri politici e la magistratura, vanno a nozze, nel caso in cui ci sia di mezzo un clandestino (o se preferisce extracomunitario) il comportamento delle nostreistituzioni, cambia radicalmente. Devono difenderlo, costi quel che costi. Voglio precisare che non sono un leghista, ne tanto meno un razzista. Il tempo e un certo tipo di comportamenti, mi hanno fatto diventare intollerante. La mia intolleranza è nata vedendo la differenza che viene usata, verso di noi e verso di loro. E per loro, intendo tutte quelle persone che occupano abusivamente il nostro territorio. Spesso mi pongo una domanda. Chi sono i veri clandestini in questo paese ? se devo essere sincero, per quello che vedo in giro, mi sembra che noi Italiani abbiamo preso il loro posto. A loro, tutto dovuto e spesso tutelati quando commettono un reato. Per noi, il nulla, solo l’aspettativa di finire in un mare di guai. Nel suo commento, parla di quattro giornalisti in croce. Se quello che è successo, fosse stato portato a termine da un Italiano, di giornalisti ce ne sarebbero stati cinquanta. Odio l’ipocrisia, ma siamo sinceri una volta per tutte. Il clandestino che commette un reato, non fa più notizia è ormai pura e semplice normalità. La gente ormai non ne può più, di ascoltare fatti di cronaca nera. Scatta l’interesse, quando a commettere il fattaccio è un Italiano. Chissà perchè, quando un Italiano viene processato per omicidio, i processi durano anni e i media e le tv, giornalmente ci riempiono la testa, sul fatto accaduto. Quando di mezzo c’è il clandestino, dopo poco tempo, non ne parla più nessuno. Caro Enrico, lei è un giornalista e chi meglio di lei, conosce come funziona il mondo dell’informazione. Fino a qualche tempo fa, gli Italiani avevano bisogno della dose quotidiana di sangue. Più l’omicidio era cruento, più si innalzava l’interesse. Oggi le cose stanno cambiando. I fatti di cronaca nera, sono ormai routine. Mi corregga se sbaglio. Colgo l’occasione per augurare a lei e a tutta la redazione. un Felice Natale e un Felice Anno Nuovo.
    Cordialmente.

  11. Salve,leggo spesso che l´integrazione di molti emigranti in Europa e difficile.
    Anche perche ritengo che la Religione non si puo integrare.
    Un idea sarebbe : Quando si uccide un membro della famiglia,subito dopo espellere dal Paese tutti
    i parenti,molto facile,il padre uccide la figlia perche vuole vivere al occidentale ?
    Il padre viene arrestato,ed il resto della famiglia espulso e costretto a ritornare nel loro paese
    e continuare a vivere come Barbari.Vorrei vedere cosi chi sarebbe in grado di troncare giovani vite per colpa della loro ignoranza e religione.
    Cordiali saluti.

  12. Povera ragazza che Dio l’aiuti a superare il male che l’ignoranza le ha fatto per il marito lo darei ai parenti di lei non merita neanche di essere nominato cordiali saluti

Rispondi a Marco Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *