Arresto del presunto omicida del gioielliere, Generale Agovino: “Impegno mantenuto”

Il generale di Divisione Angelo Agovino

Il generale di Divisione Angelo Agovino

“Era un impegno morale che avevamo preso con i familiari della vittima e con i romani”.

E’ quanto ha dichiarato il generale Angelo Agovino, Comandante della Legione dei carabinieri del Lazio dopo il fermo del presunto omicida del gioielliere Giancarlo Nocchia.

“E’ un risultato – prosegue il generale Agovino – che è il frutto di una perfetta sinergia tra la Procura  della Repubblica di Roma e i Reparti investigativi dell’Arma, reso possibile da un apparato organizzativo di eccellenza e dal sacrificio di uomini che per quattro giorni e quattro notti hanno tralasciato famiglie e riposo, per dare risposta ad un delitto odioso che aveva scosso le coscienze ed allarmato i cittadini ”.

 

IL FATTO
I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma sabato sera avevano fermato un uomo di 32 anni, italiano, originario di Napoli, ritenuto responsabile della rapina e dell’omicidio del gioielliere  Giancarlo Nocchia avvenuto il 15 luglio scorso in via dei Gracchi a Roma.

L’uomo, che è stato bloccato a bordo di un treno, era armato di pistola e aveva con sé un borsone contenente la refurtiva portata via durante il colpo alla gioielleria.

Lapide del generale Dalla Chiesa in degrado, dopo la denuncia di Tgcom24 partono i lavori

  Ecco come era il monumento a novembre 2014

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DOPO I NOSTRI ARTICOLI, L’INTERVENTO DEL COMUNE CHE ALL’INDOMANI DELLA PUBBLICAZIONE DEI SERVIZI AVEVA CHIESTO SCUSA AI MILANESI E AI FAMILIARI DEL GENERALE CON UN COMUNICATO STAMPA

di Enrico Fedocci

Un cartello con le indicazioni di inizio attività e una previsione di chiusura dei lavori per il 30 settembre di quest’anno. Dopo la duplice denuncia di Cronaca Criminale/Tgcom24 il Comune di Milano ha deciso di intervenire mettendo a posto l’area dedicata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Nel novembre scorso avevamo segnalato che il monumento di piazza Diaz a Milano era in uno stato di degrado totale, nascosto dai parcheggi di moto e motorini, non curato, insomma, dimenticato.

La figlia del generale, Rita,  da noi intervistata, si era detta dispiaciuta per lo stato di abbandono della lapide, affidandoci il suo appello al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, affinchè intervenisse.
Circa due mesi dopo la nostra denuncia, con ordinanza del 21 gennaio del 2015, l’assessorato ai lavori pubblici ha affidato l’appalto ad una ditta ed ora sono cominciati i lavori per rendere l’area più vivibile ed accogliente. Sarà posizionato un faro di illuminazione in modo tale che la lapide sia finalmente visibile, saranno spostati i parcheggi dei motorini.

Insomma, il problema è stato affrontato e risolto come si conviene ad una amministrazione che ha il dovere di ricordare uomini illustri come il generale Dalla Chiesa, carabiniere esemplare, capace, regista della sconfitta del terrorismo delle  Brigate Rosse che per anni ha tenuto ostaggio l’Italia.

L’ufficiale fu poi ucciso a Palermo assieme alla seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, durante un agguato deciso dal vertice di Cosa Nostra, 100 giorni dopo essere arrivato nel capoluogo siciliano per combattere la Mafia.

Nonostante lo sdegno della cittadinanza alla notizia della lapide dimenticata, qualcuno si ostina a parcheggiare lì davanti: non solo motorini, ma addirittura le auto, come mostra una delle foto della gallery. Perché gli incaricati del Comune di Milano mettano dei dissuasori che impediscano il parcheggio – ci auguriamo – è solo questione di tempo.

MILANO DIMENTICA IL GENERALE DALLA CHIESA, PARCHEGGI PER MOTO DAVANTI AL MONUMENTO

DALLA CHIESA, LAPIDE ANCORA COPERTA, L’APPELLO DI RITA AL SINDACO PISAPIA

DALLA CHIESA, IL SINDACO NON RISPONDE. IL SENATORE DE CORATO LO BACCHETTA