Il generale Agovino incontra Di Summa, carabiniere eroe che ha salvato una 23enne

fedoxHa voluto incontrarlo personalmente, per complimentarsi con lui. Il generale di divisione Angelo Agovino ieri ha incontrato nel suo ufficio, al Comando Legione Lazio, Eusepio Di Summa, il carabiniere eroe che poche ore prima aveva salvato una turista americana di 23 anni che, dopo aver scavalcato il parapetto, si era gettata dal Ponte Garibaldi nel fiume Tevere, a Roma. Continua a leggere

NoExpo, Benedetto De Sanctis fotografa il Primo maggio della devastazione milanese

IL REPORTAGE DI DE SANCTIS

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L’obiettivo che immortala l’istante. Il click della macchina fotografica che documenta la devastazione. Professione fotoreporter: Benedetto De Sanctis accompagna passo dopo passo la follia dei manifestanti che protestano contro l’Expo che si inaugura quel giorno a Milano. Corso Magenta, poi via Vincenzo Monti, piazza Virgilio fino ad arrivare in via Pagano, piazza Buonarroti. E lì, sempre lì, ad accompagnare il corteo che si confronto con le forze dell’ordine c’era Benedetto De Sanctis, fiorentino di nascita, ma trapiantato nel mondo: Bolzano, Bologna, Venezia, Parma, Londra, i paesi sudamericani i luoghi in cui ha vissuto.

Il fotografo Benedetto De Sanctis durante la manifestazione del Primo maggio a Milano

Il fotografo Benedetto De Sanctis durante la manifestazione del Primo maggio a Milano

Benedetto De Sanctis ha respirato l’aria di tutte queste realtà per poi portarle a sedimentare in Emilia, tra Parma e Reggio Emilia. Il Primo maggio, intuendo che il pomeriggio del corteo sarebbe stato caldo, il 44enne ha deciso di essere a Milano. Fumogeni, molotov, sassi. De Sanctis e la sua macchina fotografica li hanno driblati, sfidando l’aggressività dei violenti. Si è posizionato tra i no-expo e le forze dell’ordine in oltre tre ore e mezza di battaglia. Questi i suoi scatti. Che vi proponiamo in ordine decrescente: dalla follia massima della fine corteo, all’inizio della manifestazione, poco dopo l’ora di pranzo. Quando tutto, ancora, era una giornata di festa.

IL SITO DI BENEDETTO DE SANCTIS

 

Gogna social per Mattia Sangermano, “Io che l’ho intervistato dico: basta linciaggio su Tia”

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di Enrico Fedocci

Esattamente venerdì scorso, durante la diretta di Tgcom24 per le devastazione del primo maggio a Milano, ho intervistato un ragazzo.
Cappuccio del K-way in testa, faccia di sfida al giornalista, stava passando in piazza Buonarroti. L’ho scelto tra tanti per questo: mi ha guardato con aria sprezzante. Era in mezzo a un gruppo. Sembrava lui, ad una prima superficiale impressione, il capo – meglio dire il leader – di quei tre o quattro ragazzi vestiti di scuro e dalla faccia pulita che, tra gli altri, mi sfilavano accanto.
Gli scontri erano finiti da pochissimi minuti. A lui, come ad altre persone che erano passate in quello stesso punto, ho chiesto che cosa ne pensasse dei disordini, delle devastazioni, dei disastri che erano stati compiuti per le strade della città. Non ricostruisco i contenuti dell’intervista perché credo che tutti l’abbiano vista fino allo sfinimento.

È passata una settimana da allora. E dopo una settimana di silenzio qualcosa vorrei dirla su quel ragazzo: non mi piace come è stato trattato su internet questo giovane che poi ho scoperto chiamarsi Mattia Sangermano, avere 21 anni, essere figlio di genitori che lo mandano a scuola nonostante due bocciature.

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