Uccidono un bambino per una dose di eroina Arrestati i due pirati della strada di Torino

Alessandro Sgrò, il bimbo di 7 anni ucciso nell'incidente

Hanno travolto un’auto con a bordo una famiglia. Hanno ucciso un bambino di 7 anni, ferito gravemente il padre e la madre, ma sono fuggiti per andare a comprare una dose di eroina da uno spacciatore. Sono stati arrestati i due giovani che a Torino, il 3 dicembre scorso, hanno ucciso il piccolo Alessandro Sgrò. Pensavano di averla fatta franca, invece i vigili urbani torinesi in questo mese e mezzo non hanno mollato un attimo e, sulla base delle scarse testimonianze che avevano, sono riusciti a dare un nome agli assassini: Alessandro Cadeddu, 34 anni e Francesco Grauso, 26, entrambi di Aosta, dopo l’incidente non hanno esitato un attimo e sono andati da uno spacciatore che li attendeva per acquistare la dose di eroina.
Poi sono tornati ad Aosta e hanno messo la Renault Clio nel garage prendendola a martellate per simulare un incidente diverso da quello in realtà avuto il 3 dicembre.  Ma i pezzi dell’auto rimasti sull’asfalto corrispondono a  pieno a quelli dell’auto sequestrata.

Gli agenti, grazie ai tabulati telefonici, incrociati ai dati delle auto di quel modello della zona, sono riusciti a stringere il cerchio attorno a loro. Ora i due sono in carcere e hanno spiegato ciò che è accaduto quel lunedì nel tardo pomeriggio.   Nessun pentimento, Nessuna parola per quel bimbo, per il padre ancora ricoverato al Cto di Torino, per la mamma di quel bambino che ancora porta addosso i segni dell’incidente. Nessun segno di ravvedimento. Proprio nessuno.

16 risposte a “Uccidono un bambino per una dose di eroina Arrestati i due pirati della strada di Torino

  1. vorrei strigere forte la mamma e il papà del piccolo!
    vorrei che questi due disgraziati fossero messi in piazza!
    vorrei che soffrissero per tutta la vita, ma questo non succederà, piangeranno solo i genitori e i due usciranno dopo pochi mesi o pochi anni….questa è la cruda verità! che vergogna..che tristezza…resta solo amaro in bocca…..

    vorrei giustizia per questo bambino!

  2. ….purtroppo…siamo in Italia!!!! Come Giorgia ha già detto, dopo poco questi delinquenti verranno scarcerati e continueranno a vivere tranquillamente la loro schifosa esistenza, senza nessun peso sulla coscienza, perchè di coscienza non ne hanno.
    In Italia la giustizia NON ESISTE! I più deboli pagano sempre e non sono tutelati da nessuno!

  3. Bastrdi maledetti dovete campare 100 anni con la clerosti multipla, vi deve devastare. Addio Alessandro anche se non ti conosco ti voglio bene

  4. Purtroppo e’ vero questi Assassini non pagheranno mai per quello che hanno fatto gli unici a pagare a vita saranno i genitori , la legge non colpisce MAI chi commette questi reati gravi . Un abbraccio forte ai genitori di Alessandro .

  5. UN’ALTRA FAMIGLIA DISTRUTTA, MENTRE TUTTO E’ LASCIATO LIBERO, TUTTO PROCEDE, LE PERSONE POSONO FARE PERCHE’ TANTO C’E POI SEMPRE UNA SCAPPATOIA ED IL GRAMDE DOLORE RIMANE A CHI A SUBITO PERCHE C’E UN NON RITORNO,
    CI SONO VIGILI, POLIZIOTTI, CARABINIERI CHE FANNO IL LORO LAVORO IMPEGNANDOSI AL MASSIMO MA POI IL LORO LAVORO DI MESI ANNI VIENE MENO AL MOMENTO DEL PROCESSO : TUTTI FUORI E COSI UN’ALTRA FANIGLIA DISTRUTTA ALTRO TEMPO ED ALTRO DENARO E DA QUI GLI SPERPERI ECC.
    I GRANDI POLITICI HANNO TROPPO DA FARE CI SONO TROPPE TESTE ED E’ DIFICILE METTERLE TUTTE D’ACCORDO SE SI DICE UNA COSA, C’E POI L’OPPOSIZIONE E FANNO LE LEGGI SENZA SAPERNE LE CONSEGUENZE E QUI OGNI GIORNO PEGGIORA SEMPRE TUTTO.

  6. In Italia c’è la dittatura del garantismo e della falsità….A questo bambino,come a tanta altra gente,non verrà mai resa giustizia

  7. Leggi severe e pene sicure per chi commette questi gravissimi reati… Purtroppo stiamo in Italia.
    Un abbraccio forte ai genitori di Alessandro,e a te setella che sei in cielo.

  8. Non erano in macchina, questa famiglia attraversava sulle strisce pedonali dopo essere uscita da un negozio di giocattoli. Anche chi scrive gli articoli dovrebbe avere più rispetto e attenzione per la verità.
    Immagino gli occhi felici di questo bimbo poco prima di essere falciato. Mi strazia il cuore.
    Gli incidenti capitano, siamo umani, ma se si provoca un incidente si DEVE avere il coraggio di fermarsi e affrontare le conseguenze

  9. Queste non sono persone ma sono morti che camminano…..e sarà proprio la loro eroina a dargli il colpo di grazia…non c’è bisogno di metterli in piazza…sono già morti…

Rispondi a Vittoria Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *